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Raccolta differenziata: Italia sotto quota 25%

Gli italiani non separano i rifiuti. La percentuale media di raccolta differenziata nel nostro Paese è infatti sotto al 25%. Gli obiettivi erano del 35% nel 2003 e il 40% nel 2007.

Secondo l’Apat la Regione più virtuosa è il Veneto (47,7%), poi Trentino Alto Adige (44,2%), Lombardia (42,5%), Piemonte (37,2%), Emilia Romagna (31,4%), Toscana (30,7%), FVG (30,4%), Valle d’Aosta (28,4%), Umbria (24,2%) e Liguria (18,3%). Maglia nera a Molise (5,2%), Basilicata e Sicilia (5,5%).


Per quanto riguarda la classifica delle citta’ metropolitane, invece, secondo il rapporto Apat, Padova, Torino e Prato superano il 35% di raccolta differenziata, seguite da Brescia, Milano, Verona e Livorno, con livelli fra il 30 e il 35 per cento. I primi della classe sono sicuramente i due terzi della
provincia di Treviso, dove la differenziata tocca anche il 70%, ma ci sono anche alcuni comuni campani di diversa dimensione che oscillano tra il 50 e il 60%, segno che il Sud puo’ essere
altrettanto virtuoso. Ma nella provincia di Napoli il livello della separazione e’ passato dall’8,4% del 2004 al 7,7% del 2005. A Roma, il tasso medio e’ del 15,3% mentre a Messina e’ addirittura inesistente. In compenso la citta’ siciliana produce
molti meno rifiuti di altre citta’ metropolitane, con 417 kg pro capite per abitante nel 2005. Il primato spetta ad un’altra siciliana, Catania, con 806 kg pro capite l’anno nel 2005, seguita da Prato, con 773 kg, Venezia con 715 kg, Firenze con 711 kg e Roma con 693 kg.
















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