Nei primi tre mesi del 2007 i controlli della Guardia di Finanza dell’Emilia-Romagna contro il lavoro sommerso hanno portato alla luce 501 posizioni irregolari, 301 i lavoratori ‘in nero’ e 206 quelli irregolari. Da gennaio a marzo di quest’anno sono stati quindi scoperti quasi la metà del totale dei 1100 lavoratori in nero scoperti nel 2006.
Dei 301 lavoratori ‘in nero’, 202 sono italiani e 99 stranieri, in prevalenza cinesi, romeni, albanesi e egiziani. Tra gli irregolari, lavoratori solo parzialmente in regola, gli italiani sono 192 e gli stranieri 14.
L’attività della Guardia di Finanza è stata particolarmente intensa tra il 14 e il 17 aprile quando 112 controlli hanno portato alla luce 75 lavoratori ‘in nero’ di cui ben 31 impiegati come addetti alla sicurezza, baristi e ballerine in due night club di Parma.
I finanzieri hanno anche effettuato 427 controlli su cittadini cinesi. Importanti i risultati ottenuti: 1,4 milioni di euro tra reddito e Iva non dichiarati, 49 persone prive di permesso di soggiorno, di cui 41 colpite da provvedimento di espulsione e 900.000 beni con marchi contraffatti sequestrati (in tutto il 2006 ne furono recuperati 110.000). Tra redditi positivi non dichiarati e negativi indebitamente dedotti sono stati individuati ben 115 milioni di euro, meno, in proporzione, dei 2,5 miliardi scoperti in tutto il 2006.
