Stanno bene e hanno passato le feste a casa Lucia e Michelangelo, madre e figlio di Castelvetro, che hanno superato una grave malattia che tre mesi fa a messo a repentaglio la loro vita. La mamma era stata colpita da un embolo al cuore, i medici l’hanno quindi fatta partorire di sei mesi poi l’hanno operata.
Lucia Marzella, trent’anni, di Castelvetro, era incinta alla 26esima settimana quando, a settembre, i medici della Clinica ostetrica del Policlinico di Modena hanno deciso di ricoverarla.
La donna aveva una epatogestosi, una patologia rara del fegato, legata alla gravidanza. Associata alla malattia la paziente lamentava anche una forte tachicardia. Gli esami specifici hanno evidenziato un embolo mobile di tre centimetri, nel cuore. La terapia a base di anticoagulanti avrebbe ucciso il bambino che Lucia portava in grembo, un suo movimento avrebbe invece potuto uccidere entrambi.
La donna è stata portata all’Hesperia, completamente immobilizzata. Al suo seguito c’erano i medici specializzati della clinica ostetrica, guidati dal prof. Annibale Volpe. Il primo passo è stato far nascere Michelangelo con il taglio cesareo: il bimbo alla nascita pesava 1 kilo e 430 grammi. Dopo due giorni, e dopo che a Lucia è stata somministrata l’eparina, per fluidificare il sangue, l’equipe di cardiologi del Prof. Parravicini ha asportato l’embolo.
Tutto è andato per il meglio, e dopo la normale convalescenza Lucia e Michelangelo sono potuti tornare a casa.
