“La collettività modenese è consapevole che con il maggiore controllo del territorio si conterrebbe il crimine. In questo senso noi continuiamo ad avere contatti con il Ministero degli Interni che ha ben chiara la nostra situazione, che necessita di un rafforzamento degli organici delle Forze dell’ordine, e siamo convinti che la risposta arriverà in tempi brevi”.
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha risposto così all’interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori) chiedeva “quali iniziative intenda la Giunta comunale adottare in materia di politiche per la sicurezza dopo le denunce delle Circoscrizioni e le risposte evasive del viceministro Minniti in materia di potenziamento delle Forze dell’ordine”.
Nel dettaglio, Flori ricordava che “durante l’estate diversi elementi hanno confermato l’aggravarsi della situazione della sicurezza in città, anche attraverso la denuncia di comitati di cittadini e delle ammissioni contenute in interviste di autorevoli segretari provinciali della maggioranza che sostiene la Giunta. I giornali, inoltre, hanno dato notizia di una riunione specifica del Comitato per l’ordine e la sicurezza, al quale avrebbe partecipato il sindaco di Modena e gli stessi presidenti delle Circoscrizioni, ma i cui esiti non sono mai stati comunicati al Consiglio comunale.
Lo stesso Sindaco, abbandonando il trionfalismo tranquillizzante del passato, ha dichiarato in alcune interviste che il tanto pubblicizzato Protocollo per la sicurezza dovrebbe essere necessariamente rivisto ed aggiornato. Il nuovo Questore poi, nel momento del suo insediamento, ha tracciato un primo quadro problematico della sicurezza in Provincia di Modena, confermando la necessità di un potenziamento degli uomini e dei mezzi a disposizione”.
Flori ha sottolineato che “non pare che l’incontro col viceministro agli Interni abbia fatto emergere impegni precisi da parte del rappresentate del Governo, oltre a generiche affermazioni di interesse e di attenzione per lo stato della sicurezza nella nostra zona. Possibile – ha chiesto concludendo – che alla luce di tutte queste prese di posizione, in sedi più o meno ufficiali, la Giunta non abbia mai avvertito la esigenza di informare adeguatamente il Consiglio comunale e se del caso coinvolgerlo a sostegno di una richiesta precisa di potenziamento di uomini e di mezzi a disposizione delle Forze dell’ordine, in presenza di una situazione che si è aggravata?”
Il sindaco di Modena ha risposto ricordando a Flori che “la riunione a cui fa riferimento è una delle riunioni periodiche espressamente previste fin dal Primo Protocollo di intesa tra Comune e Prefettura in materia di sicurezza urbana (1998), confermate nei Contratti di sicurezza del 2000 e del 2005. Analoghe riunioni, anche con i capigruppo consiliari, vengono, come noto, convocate in modo autonomo dal Prefetto o su richiesta della Conferenza dei capigruppo, quando uno o più capigruppo ne ravvisino l’esigenza. Si sta valorizzando anche il ruolo dei presidenti delle Circoscrizioni, poiché rappresentano un importante articolazione territoriale del Comune e un punto di riferimento per i cittadini di quel territorio”.
Pighi ha anche confermato che il nuovo accordo di programma è già in fase di valutazione da parte dei vari organi ministeriali: “Siamo in presenza di un’ipotesi che consentirà al Prefetto di arrivare ad una sottoscrizione con noi dell’accordo. Una volta sottoscritta, la discussione che lo precederà il Consiglio assumerà ruolo naturale di compartecipe nella stesura. Il nuovo contratto avrà maggiore valenza e consentirà la valutazione di impegni reciproci, con la possibilità di verifica dei risultati ottenuti”.
Il sindaco di Modena ha poi ricordato che il viceministro Minniti “condivide la necessità del rafforzamento dal punto di vista delle Forze dell’ordine, cioè mezzi e uomini che siano più adeguati alla situazione. Siamo consapevoli che si può fare pressione, ma possiamo anche essere utili se riusciamo a introdurre elementi che la favoriscano, ad esempio come il lavoro per gli stranieri presso la Questura, pur in assenza di materia che la disciplini. Purtroppo le disponibilità del ministero non sono particolarmente forti e ci auguriamo, considerato che qualche unità è arrivata, che si prosegua su questa strada, visto che tutta la collettività modenese ritiene che il punto sia lì, cioè che con un maggiore controllo del territorio si conterrebbe il crimine”.
Pighi, infine, ha annunciato che “stiamo lavorando assieme alla Questura per rilanciare il Posto di polizia integrato presso l’autostazione, che prima di Natale sarà riattivato con la possibilità di presentare le denunce da parte dei cittadini”.