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Nuovo look per il percorso Natura del Panaro

Nuovo look per il percorso Natura del Panaro che va da Modena a Casona di Marano seguendo la sponda destra del fiume.


A partire dall’autunno e per tutto il prossimo anno saranno eseguiti diversi interventi di miglioramento del fondo e alcune variazioni del tracciato con l’obiettivo di garantire una maggiore fruibilità e sicurezza per le migliaia di cicloturisti che frequentano il percorso, soprattutto nei fine settimana.

La spesa complessiva ammonta a circa un milione e 120 mila euro che saranno finanziati dalla Provincia, con la collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, e dai Comuni interessati dal percorso: Modena, Castelfranco, Marano, S.Cesario, Spilamberto e Vignola.

Tra gli interventi spiccano quelli lungo il tratto dalle casse di espansione al ponte di S.Ambrogio che sarà praticamente rifatto, così come il tratto dall’argine sud delle casse di espansione a via Barca. Saranno, inoltre, completamenti ristrutturati con un nuovo fondo diversi tratti tra Spilamberto e Vignola (in particolare nella zona dei treppi per la ruzzola) e a Vignola nei pressi della piscina comunale.

“Miglioriamo la sicurezza e la fruibilità – sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – grazie ad un accordo tra tutti i Comuni che testimonia la volontà di puntare su questo tipo di percorso, peraltro molto apprezzato dai cittadini perché permette di trascorrere una gita rilassante nel verde lontano dal rumore, e dai pericoli, del traffico”.

L’accordo stabilisce anche la suddivisione dei costi per la manutenzione ordinaria, lo sfalcio delle vegetazione almeno tre volte all’anno e la rimozione di eventuali piante o rami caduti, pericolosi per i ciclisti (operazioni queste che costano circa 40 mila euro all’anno) e la vigilanza sul rispetto delle norme di comportamento riportate sui cartelli segnaletici (il percorso è riservato a ciclisti e pedoni e sono vietati i mezzi motorizzati) che sarà eseguita da personale della Provincia e dalle Guardie ecologiche volontarie.

Allo studio, infine, ci sono anche alcuni nuovi tratti soprattutto per migliorare i collegamenti tra il percorso e i centri abitati di Modena, Castelfranco, Savignano e S.Cesario.

Prevista anche la verifica della fattibilità di prolungare il percorso fino al Parco faunistico di Festà e con l’area del bosco delle Cince a Marano.

















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