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Cartella clinica interamente digitale e scambio di informazioni con i Medici di famiglia anche con l’intelligenza artificiale

L’Ausl di Reggio Emilia diventa la prima struttura italiana a ottenere la prestigiosa certificazione internazionale EMRAM Stage7

Davide Fornaciari

L’Azienda Usl di Reggio Emilia diventa la prima struttura sanitaria italiana, e una delle poche a livello europeo, a ricevere la certificazione internazionale EMRAM Stage7, il livello più alto del modello di valutazione internazionale che misura lo sviluppo delle nuove tecnologie in relazione, in particolare, alla Cartella clinica elettronica e al Fascicolo sanitario elettronico.

Il 25 e 26 Novembre scorsi, a conclusione del percorso di potenziamento dei servizi, finanziato dal PNRR con oltre 9 milioni di euro, l’Ausl ha ospitato una commissione internazionale dell’organizzazione HIMSS (www.himss.org), incaricata dal Ministero della Sanità di valutare la struttura sanitaria secondo la scala internazionale EMRAM (Electronic Medical Record Adoption Model). E a seguito della visita, l’Azienda ha ottenuto il riconoscimento, dopo che da 8 anni deteneva già il livello EMRAM Stage6, raggiunto solo da altre quattro strutture sanitarie italiane.

La visita ispettiva ha coinvolto oltre 50 medici, infermieri e ricercatori, oltre a tutto lo staff del Servizio Tecnologie Informatiche e Telematiche. L’ente internazionale ha riconosciuto con questa certificazione la completezza, complessità e l’elevato utilizzo per la clinica, la ricerca e la sicurezza dei pazienti delle soluzioni informatiche dell’azienda sanitaria di Reggio Emilia.

“La digitalizzazione della sanità pubblica regionale rappresenta una priorità strategica per garantire servizi più efficaci, accessibili e vicini ai bisogni dei cittadini- sottolineano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi-. Investire in tecnologia e digitale, infatti, significa rafforzare la nostra capacità di rispondere con tempestività, trasparenza e sicurezza alle sfide presenti e future. Dunque, complimenti all’Ausl di Reggio Emilia per questo riconoscimento- proseguono ancora il presidente e l’assessore-, che pone l’Emilia-Romagna come modello di livello nazionale e non solo riguardo la trasformazione digitale e ci spinge in modo ancora più determinato a continuare a investire in tecnologie avanzate nel pieno rispetto della tutela dei dati personali”.

“Sul piano digitale da tempo stiamo portando avanti una serie di investimenti sull’informatica che stanno dando ottimi frutti- sottolinea il Direttore generale Davide Fornaciari-: grazie a un team di professionisti valenti, dotati di visione, registriamo con grande soddisfazione questo riconoscimento, che consolida il percorso intrapreso dall’Azienda per costituire, in collaborazione con l’IRCCS, un centro di competenze e ricerca sulla Sanità digitale a Reggio Emilia, che funga da riferimento per il panorama regionale ed italiano, e sia punto di sperimentazione delle nuove tecnologie generate da strutture all’avanguardia come quella di Reggio e dall’industria dei dispositivi medici, del software e dell’intelligenza artificiale in sanità. È un percorso in fase di progettazione e costruzione”, spiega Fornaciari.

Con il progetto “Matilde”, infatti, da oltre dieci anni l’Ausl di Reggio Emilia ha intrapreso un percorso di completa gestione informatizzata della cartella clinica dei percorsi di cura, sia ospedalieri che del territorio, ed ha di recente vinto il premio nazionale dell’Osservatorio del Politecnico di Milano per i percorsi informatizzati di assistenza domiciliare.

La gestione con cartella informatizzata copre tutte le strutture della nostra sanità reggiana e consente uno scambio di informazioni continuo tra tutti gli operatori e la trasmissione delle stesse verso il Fascicolo Sanitario Elettronico e verso il Medico di Medicina Generale. Gli strumenti di supporto decisionale, in parte acquisiti anche con fondi PNRR, anche basati su intelligenza artificiale, consentono di supportare rendendo più efficace ed efficiente la complessa e sempre più pressante attività dei nostri operatori sanitari.

















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