
“Cadetti matematici pionieri”: è questo il titolo comune della nuova mostra che il Museo Civico e l’Archivio Storico di Modena inaugurano venerdì 19 settembre, a partire dalle 17, in occasione del Festivalfilosofia 2025, e che resterà visitabile fino al 16 novembre.
Il percorso espositivo porta i visitatori a scoprire un’istituzione unica del primo Ottocento modenese: la Scuola dei Cadetti matematici pionieri, fondata nel 1823 dal duca Francesco IV d’Austria-Este con l’appoggio del fratello Massimiliano. Si trattava di un vero e proprio politecnico ante litteram, nato per formare architetti e ingegneri con insegnamenti innovativi, che coniugavano saperi scientifici e applicazioni pratiche. Ma dietro i banchi e le severe regole della scuola – pensata anche per disciplinare i giovani borghesi attratti dalle idee liberali – ribollivano fermenti destinati a segnare la storia del Risorgimento italiano.
In quelle aule, infatti, non si coltivava soltanto la scienza, ma anche il coraggio di ribellarsi. Accanto agli allievi che intrapresero brillanti carriere accademiche e professionali, molti cadetti scelsero la strada dell’impegno politico e dell’insurrezione, sfidando il potere ducale a costo del carcere e dell’esilio. Fra loro spicca Manfredo Fanti (nato a Carpi nel 1806, deceduto a Firenze nel 1865), futuro generale e protagonista dell’unità d’Italia, di cui quest’anno ricorrono i 160 anni dalla morte. Una cronologia ne ripercorre il cammino: dall’adesione all’insurrezione del 1831 guidata da Ciro Menotti, all’esilio in Spagna, fino alla carriera militare nel Regno di Sardegna e all’istituzione, nel 1859, della Scuola militare di fanteria a Modena, antenata dell’attuale Accademia Militare.
Opere, documenti, strumenti di lavoro e modelli di macchine edili conducono i visitatori dentro questa vicenda, mostrando come il sapere tecnico fosse intrecciato alla passione politica e come l’ingegno potesse diventare arma di emancipazione. La mostra in Museo Civico “Menti pensanti tra disciplina e insurrezione”, curata da Stefano Bulgarelli in collaborazione con Elena Grazia Fè, si sviluppa in due sezioni che incarnano il tema della Paideia proposto dal Festivalfilosofia: da un lato la disciplina, l’ordine e la fedeltà richiesti dal duca ai suoi “amatissimi sudditi”; dall’altro l’insurrezione, il sogno di libertà coltivato da giovani che, attraverso la cultura, divennero protagonisti della storia.
A rendere ancora più suggestiva l’esperienza, la visita sarà accompagnata da storiche esecuzioni orchestrali dirette da Arturo Toscanini, figlio di un garibaldino e oppositore del nazifascismo, con musiche di Giuseppe Verdi che evocano l’epopea risorgimentale, dal celebre “Va’ pensiero” alle sinfonie de “La forza del destino” e “I Lombardi alla prima crociata”.
La mostra non trascura i visitatori più giovani. Con l’itinerario “IngegnosaMente”, bambine e bambini potranno scoprire la storia della Scuola dei Cadetti attraverso racconti e attività pensate su misura, dove la curiosità diventa il filo conduttore.
E per chi ama sperimentare e divertirsi al tempo stesso, sabato 20 settembre si tiene in tre turni (ore 14.30, 16 e 17.30, durata 60 minuti) una speciale animazione ludico-didattica “Datemi una leva… e vi costruirò un mondo!”, curata da Leo Scienza, che mette in scena modelli, esperimenti e comicità per svelare i principi delle macchine ideate quasi due secoli fa. Età consigliata: dai 4 anni in su. Partecipazione libera fino ad esaurimento posti.
Il percorso si completa all’Archivio Storico del Comune di Modena con la mostra documentaria “Disegni di architettura da un politecnico ante litteram”, a cura di Elisabetta Frascaroli, dove sono esposti progetti e tavole originali realizzati dagli allievi durante le esercitazioni pratiche estive. La selezione consente di riscoprire la Modena ottocentesca con le sue contrade e i suoi palazzi, alcuni dei quali ormai scomparsi e testimonia la modernità di una scuola che, seppur breve nella sua esistenza (1823–1848), lasciò tracce profonde nella storia cittadina e nazionale.
Presso lo spazio LabZero99, ad ingresso libero fino esaurimento posti, viene proposto il laboratorio didattico-creativo “Cartonville. Ridisegniamo la città insieme ai Cadetti matematici pionieri”, a cura di Artebambini (domenica 21 settembre ore 10.30 e 15.30, durata 90 minuti, dai 5 anni).
Nelle due sedi la mostra sarà aperta gratuitamente dal 19 al 21 settembre in occasione del Festivalfilosofia (orari: 19–20 settembre ore 9–23, 21 settembre ore 9–21). Proseguirà al Museo Civico dal 23 settembre al 16 novembre con ingresso a pagamento secondo gli orari consueti del Museo e in Archivio Storico, gratuitamente, fino al 14 novembre con apertura dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.
Info: Museo Civico di Modena, Palazzo dei Musei, largo Porta Sant’Agostino 337 – tel. 059 203 3101/3125 – www.museocivicomodena.it; Archivio Storico Comunale, Palazzo dei Musei, viale Vittorio Veneto 5 – tel. 059 203 3450 https://archiviostorico.comune.modena.it