Diffondere e favorire la cultura e il diritto alla pratica sportiva per tutte e tutti. Con questo obiettivo Regione e Coni Emilia-Romagna hanno siglato un accordo valido fino al 2026 che entra ora nella fase operativa.
Alla base, il riconoscimento del valore dello sport come collante sociale, anche per promuovere comportamenti leali, inclusivi, non violenti, nel rispetto delle regole comuni, e di contrasto a tutte le forme di discriminazione, dal razzismo al bullismo. E come alleato per la promozione del benessere psico-fisico individuale e collettivo, per perseguire sani stili di vita e nella prevenzione delle malattie, basti pensare che una recente ricerca della Scuola regionale dello Sport quantifica in 5,86 euro il risparmio del servizio sanitario per ogni euro investito in ambito sportivo.
E non solo, perché lo sport è anche veicolo di valorizzazione e conoscenza turistica del territorio e di sviluppo sostenibile.
Cuore dell’accordo, dunque, la collaborazione tra i due Enti al fine di realizzare programmi comuni di formazione e promozione sportiva, in particolare la valorizzazione del patrimonio culturale della pratica sportiva di cui il Coni è massimo depositario e interprete, oltre ad attività di studio e ricerca in collaborazione con gli atenei dell’Emilia-Romagna.
Questi i temi al centro dell’incontro, oggi a Bologna in viale Aldo Moro, tra il presidente della Regione, Michele de Pascale, il presidente del Coni regionale, Andrea Dondi, firmatari dell’accordo, alla presenza dell’assessora regionale a Sport e Turismo, Roberta Frisoni.
“Lo sport è parte integrante e strategica dell’azione regionale- affermano de Pascale e Frisoni-. Sia per il valore aggiunto che la pratica sportiva porta nella società, valorizzando e diffondendo il dialogo e il rispetto tra le persone attraverso comportamenti leali e inclusivi, sia per l’indubbio contributo alla promozione della salute a tutte le età. Senza contare l’impatto, economico e reputazionale, che i grandi eventi sportivi hanno sul nostro territorio, insieme allo spirito positivo di emulazione che sono in grado di generare soprattutto nei giovani che si approcciano alla pratica motoria. Riteniamo che la collaborazione con il Coni regionale, che ringraziamo, potrà quindi formare una nuova leva di operatori e manager capaci di promuovere a tutto tondo lo sport e i suoi valori tra le cittadine e i cittadini e di realizzare lo sviluppo di progetti per rendere l’attività motoria un diritto praticabile da tutte e tutti”.
“Per il movimento sportivo si tratta di una grande opportunità – ha detto alla firma dell’accordo il presidente del CONI Emilia Romagna Andrea Dondi – per la quale ringraziamo il presidente Michele de Pascale e tutti coloro che hanno lavorato a questo accordo, dall’assessora Roberta Frisoni al coordinatore delle politiche sportive Giammaria Manghi. Grazie a questa intesa sarà per noi molto più facile andare incontro alle esigenze del mercato sportivo, riuscire a cogliere le opportunità per un costante miglioramento dell’offerta della Scuola Regionale dello Sport, aumentare il numero dei praticanti, contribuire ad aiutare gli amministratori locali a progettare impianti sportivi dedicati e utili alle esigenze del loro territorio ed una collaborazione sempre più stretta per la realizzazione di bandi sportivi regionali con l’obiettivo che possano andare sempre più incontro alle esigenze concrete delle società sportive nella realizzazione degli eventi e nell’elaborazione di progetti per la crescita quantitativa e qualitativa del mondo sportivo”.
L’accordo
Tra gli obiettivi dell’accordo di collaborazione, l’attivazione di seminari di insegnamento e allenamento rivolti a più destinatari, spaziando da corsi e seminari specifici per il mondo dello sport – con un focus sullo ‘sport management’ -, ad attività informative sui valori e le potenzialità sociali dello sport e la promozione di corsi di formazione da realizzare insieme alla Regione e agli organismi sportivi (FSN/DSA/EPS/AB), per il tramite della Scuola Regionale dello Sport del Coni, per formare persone con competenze anche trasversali in grado di accompagnare il cambiamento nel mondo dello sport.
E poi, sostegno alla diffusione della cultura sportiva, anche al fine di prevenire forme di bullismo e razzismo e sviluppo di studi e ricerche anche in collaborazione con le Università della Regione.
Sono previste azioni finalizzate a rendere la pratica delle attività motorie e sportive il più accessibile possibile, ampliandone l’accesso soprattutto per quanto riguarda i giovani e gli over 65, nonché le persone in situazioni di disagio psico-fisico e/o sociale. Spazio alla diffusione dei valori di lealtà, correttezza e legalità in contesti disagiati e caratterizzati da un alto rischio di criminalità e dispersione scolastica, con attività da promuovere anche negli istituti penitenziari. Infine, la realizzazione di iniziative sportive legate alla promozione territoriale attraverso l’integrazione delle politiche sportive con quelle turistiche, in particolare nei luoghi e contesti storici, paesaggistici e naturali, nelle aree attrezzate e nei parchi della Regione rilanciando, attraverso lo sport, lo sviluppo sostenibile del territorio e il rafforzamento di collaborazioni istituzionali, in particolare sui progetti centri Coni, quali Educamp, oltre alla partecipazione della rappresentativa regionale alle fasi finali dei Trofei Coni.