Per i turisti amanti della natura, l’Emilia-Romagna ha un biglietto da visita vincente: è il polmone verde d’Italia, con il primato del numero di alberi per ettaro: 1816 esemplari contro la media nazionale di 1367 (dato del Corpo Forestale dello Stato).
E val la pena scoprire gli alberi secolari (sono oltre 800) che rendono la regione un museo naturale a cielo aperto. Tra i ‘patriarchi verdi’ c’è il Cipresso di San Francesco, a Villa Verucchio (Rn), che ha 800 anni: secondo la leggenda sarebbe nato da un bastone piantato dallo stesso santo.
Chi ha voglia di vivere qualche giorno immerso nel verde può scegliere tra due parchi nazionali (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano), 13 parchi regionali, 13 riserve naturali e tante riserve statali. All’insegna della ‘vacanza attiva’ la regione offre percorsi lungo i corsi d’acqua a bordo di una canoa o di un kayak, oppure la possibilità di utilizzare deltaplano e parapendio per sorvolare paesaggi quasi incontaminati. Si possono praticare cicloturismo e trekking, free climbing e tarzaning (ovvero camminare sugli alberi), hydrospeed (la discesa di fiumi a bordo di una tavola) ed escursioni a cavallo.
Il menu delle bellezze naturali è davvero per tutti i gusti: se il Parco regionale del Delta del Po è il paradiso dei birwatcher, la Riserva naturale geologica del Piacenziano (Pc), permette di tornare indietro di milioni di anni, quando la pianura padana era un mare e l’Appennino la sua costa.
Info: Appennino Verde.


