“Una media di un’aggressione al giorno nel 2024: un dato allarmante e inaccettabile” denuncia Nicola Maria Russo, Segretario Generale Territoriale UIL FPL Modena e Reggio Emilia, riferendosi all’escalation di violenza ai danni del personale sanitario, con ben 305 episodi registrati nei primi dieci mesi dell’anno scorso.
Le aggressioni, sia verbali che fisiche, colpiscono in particolare infermieri e dirigenti medici, pilastri fondamentali del nostro sistema sanitario. Di fronte a questi numeri drammatici, la UIL FPL ribadisce la necessità di azioni urgenti e concrete.
Un segnale chiaro dalla Direzione Generale: accolte le richieste UIL FPL Nicola Maria Russo esprime particolare apprezzamento per la disponibilità e la sensibilità dimostrate dal Direttore Generale dell’ASL di Reggio Emilia, Davide Fornaciari, durante l’incontro del 15 maggio. In tale occasione, il dott. Fornaciari ha formalmente accolto la proposta UIL FPL di istituire un tavolo tecnico permanente sulla sicurezza del personale sanitario. Un atto concreto e di grande responsabilità, che segna un punto di svolta nel contrasto alle aggressioni nei luoghi di cura.
“Si tratta di un primo passo importante – ha dichiarato Russo – ma ora serve un cambio di passo deciso, che trasformi le intenzioni in azioni immediate e strutturate”.
La UIL FPL propone misure chiare e mirate:
• Incremento visibile della sicurezza nelle strutture sanitarie, a partire dall’Arcispedale Santa Maria Nuova, con il potenziamento della vigilanza privata al Pronto Soccorso e un presidio fisso di polizia H24.
• Installazione di pulsanti di allarme collegati direttamente con le forze dell’ordine e i servizi di sicurezza interni, facilmente accessibili al personale. Esperienze positive in tal senso si registrano già in aziende sanitarie di Bologna come Rizzoli, Sant’Orsola e Maggiore.
• Supporto legale e psicologico concreto per i lavoratori vittime di aggressioni, per garantire che nessuno si senta abbandonato, soprattutto nella delicata fase post-evento.
• Campagne di sensibilizzazione permanenti, rivolte alla cittadinanza, per promuovere una cultura del rispetto verso chi ogni giorno si prende cura della salute pubblica. Le campagne già avviate sono positive, ma occorre fare di più.
• No ai corsi di autodifesa, che non rappresentano una soluzione efficace e rischiano di snaturare il ruolo sanitario, esponendo il personale a ulteriori rischi.
“La UIL FPL continuerà a mantenere alta l’attenzione su questo tema cruciale – conclude Russo – Non possiamo restare inerti di fronte a questa escalation. Siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni sindacali necessarie per tutelare la dignità e la sicurezza dei lavoratori della sanità reggiana. La salute di chi si prende cura di noi è un bene primario, da proteggere con la massima urgenza e serietà”. È ora di dire basta alle aggressioni.