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I lavoratori di Osb pronti a riprendere l’attività con la nuova proprietà

Al termine dell’incontro convocato dagli assessori alle Attività Produttive Pamela Meier e al Lavoro Paolo Rebaudengo con la futura nuova proprietà
della Osb Srl di Castenaso, la Fairmail Srl, la Osb, Poste Italiane Spa, la Fiom-Cgil e la Fim-Cisl di Bologna, il rappresentante dell’assessorato alle
Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, è stato firmato un verbale di accordo tra le parti.


Rientra pertanto l’allarme riguardo i posti di lavoro a rischio in relazione alla paventata chiusura della Osb: si tratta di 90 lavoratori
dipendenti di Osb e di tre società del gruppo Osb, queste ultime peraltro di dimensioni troppo piccole per poter usufruire di eventuali
ammortizzatori sociali previsti in caso di licenziamento. La Fairmail si è infatti impegnata ad assumere tutto l’organico della ex Osb e delle società affiliate.
Unico nodo tuttora irrisolto è quello dei macchinari produttivi dell’azienda posti sotto sequestro cautelativo su richiesta di Poste
Italiane che vanta un credito nei confronti di Osb.

«L’auspicio è che Poste Italiane ora si attivi per il dissequestro dei macchinari o, perlomeno, consenta l’utilizzo degli stessi attribuendo alla
stessa Fairmail la custodia dei macchinari. In questo modo – commentano gli assessori Rebaudengo e Meier – l’attività potrebbe proseguire e non verrebbero annullati i positivi risultati che faticosamente abbiamo
ottenuto. Infatti vogliamo ricordare che si tratta di una vicenda che rischiava di avere pesanti ripercussioni sull’occupazione locale».
«Le istituzioni continueranno a seguire attentamente la vicenda della Osb, d’ora in poi Fairmail, e dei suoi lavoratori, come avvenuto finora. Inoltre si impegnano a sostenere la ripresa dell’azienda che offre lavoro ad un
numero importante di persone anche attraverso eventuali interventi specifici di politica attiva del lavoro e di formazione» proseguono Meier e Rebaudengo.
«L’auspicio è che ora tutte le parti interessate – concludono gli assessori – si impegnino seriamente al fine di tutelare e salvaguardare la tenuta occupazionale di queste imprese».

















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