La Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Monica Donini, accompagnata da una delegazioni di Consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, ha presenziato oggi alla seduta aperta del Consiglio comunale di Bologna in merito alle minacce di natura terroristica che hanno avuto come obiettivo alcuni rappresentanti delle Istituzioni.
“Dichiaro in primo luogo – ha detto Donini nel proprio intervento – la nostra solidarietà a tutti coloro che in questi giorni hanno subito minacce terroristiche. Una vicinanza innanzitutto alle persone, perché il terrorismo non è solo nemico della democrazia e della libertà, ma dell’esistenza concreta e quotidiana” di chi ne è “minacciato o colpito direttamente, è nemico dei loro affetti e delle loro relazioni. E’ nemico della vita in sé”.
La politica – ha aggiunto – è un luogo di “confronto” e di “rappresentanza”, il terrorismo “vorrebbe coniugare un disegno politico con la violenza e con l’idea dell’annullamento dell’altro”, negando in questo modo “l’idea stessa di politica” e trasformando l’avversario, chi ha idee diverse, in un nemico da terrorizzare e da abbattere.
“Ed è in questo senso che il terrorismo è antitetico alla democrazia, perché non tollera chi è diverso, chi dissente”.
“Nobilitare e rendere sostanziale la democrazia è compito di tutti, a partire dagli eletti”, “mentre è un disegno folle e ripugnante quello che si pone, apparentemente, obiettivi di liberazione, coniugandoli con la pratica della minaccia e della violenza”: “è per questo – ha sottolineato ancora Donini – che il terrorismo corrompe e distrugge ogni ideale”, trasformandolo “esattamente nel suo contrario”.
Per Donini, gli autori dei gesti di queste settimane sono “folli ed isolati”, nei loro “proclami emerge una separatezza assoluta dal mondo reale”.
Ciò, se da una parte ci dice che sono destinati alla sconfitta, tuttavia non ci rassicura, poiché stiamo assistendo ad “un’ escalation pericolosa”.
“Bologna è già stata martoriata dal terrorismo – ha ribadito la Presidente, ricordando la strage del 2 agosto e l’omicidio del professor Biagi – ma continua ad essere un obiettivo, anche per la sua valenza simbolica”.
“Dobbiamo quindi tener alta la nostra attenzione”. “Istituzioni, forze sociali e cittadini hanno il dovere di far emergere una risposta collettiva alle minacce di questi giorni”: “sconfiggere il terrorismo non è compito solo delle forze dell’ordine, è anche compito nostro”.
“Abbiamo il dovere – ha concluso – di rispondere con la forza della democrazia e di affermare: mai più”.


