Si è svolta sabato 29 ottobre la giornata che Bibbiano ha voluto dedicare ai partigiani bibbianesi caduti nelle montagne tra Parma e Reggio durante la seconda guerra mondiale. L’iniziativa, organizzata dalla locale sezione Anpi, ha voluto essere un invito a ricordare, anche al di fuori delle commemorazioni ufficiali del 25 Aprile, coloro che hanno sacrificato la propria vita per la nostra libertà. “Questa bella iniziativa – dichiara il presidente Anpi Orio Vergalli – era divenuta consuetudine fino a pochi anni fa, grazie alla volontà di Nino Fantesini, grande testimone dei valori e dei principi della Resistenza, che per tanti anni ha organizzato questa visita ai cippi. Purtroppo, da alcuni anni, la tradizione si era interrotta. Per questo motivo, accogliendo un sentimento diffuso in particolare tra i famigliari dei caduti, abbiamo deciso di riproporre questa esperienza significativa. Esperienza resa possibile grazie al contributo e al sostegno dell’Auser, dei circoli Arci bibbianesi, dell’Udi e dello Spi Cgil. Abbiamo voluto onorare la memoria e il sacrificio dei nostri partigiani bibbianesi Ave Melioli, Luigi Castagnetti, Guerrino Neviani, tutti poco più che ventenni, e di Vittorio Prandi, allora diciottenne, proprio nei luoghi che hanno visto compiersi il loro estremo sacrificio: rispettivamente Ponte Lugagnano, Lagrimone, Puianello e Castagneto”.
“Ho raccolto con grande piacere l’invito di Orio Vergalli a sostenere e a partecipare a questa iniziativa – a parlare è il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti – che credo possa diventare un appuntamento annuale tra i più significativi per la nostra comunità. Desidero ringraziare personalmente l’Anpi, i famigliari dei caduti, presenti con noi sabato, nonché tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata. Mi piace ricordare una frase di Maria Cervi, nipote di Alcide – continua Carletti –la quale disse «Nessuna conquista è per sempre. C’è sempre qualcuno che è interessato a toglierla, per cui resistere non è solo un dovere, ma una necessità dei giovani, altrimenti non si va avanti». Assume, dunque, un valore ancor più significativo la presenza delle giovanissime Ester, Giulia ed Isotta, alunne della scuola D. Alighieri, che hanno accompagnato la visita con le note di “Bella Ciao”, suonate ai monumenti. La presenza delle tre ragazze ha testimoniato in maniera significativa il valore della Scuola, come luogo privilegiato in cui il ricordo e la memoria, debbano avere uno spazio importante e sostenere, così, i valori fondanti della nostra democrazia. In questo senso ritengo importante, ancora e più che mai oggi, raccogliere, tutti insieme, il testimone lasciato dai partigiani e da persone come l’amico Nino Fantesini, che abbiamo voluto ricordare sabato, con il suo impegno a favore dell’affermazione dei valori della Resistenza e dell’antifascismo, testimone degli ideali di Libertà, Democrazia e Rispetto, che sono ideali senza tempo, dei partigiani e miei”.