E’ probabile che l’epidemia influenzale si diffonderà soprattutto sotto Natale. La previsione dopo che l’altro giorno il centro per la sorveglianza influenzale aveva annunciato il primo isolamento del virus di quest’anno in una bambina.
L’influenza è quindi ufficialmente entrata in Italia ma la sua diffusione è ancora bassissima: secondo i dati del sistema di rilevazione dell’Istituto superiore di sanità, alla sesta settimana risulta una incidenza di 2 casi su 1000 assistiti tra i bambini (0-4 anni), mentre nella fascia di età successiva (5-14 anni) la diffusione è ancora più bassa 0,66 ogni 1000 assistiti; stessa prevalenza nelle fasce superiori, tra gli adulti e gli anziani.
Per i ritardatari del vaccino c’è conmunque ancora tempo: sono infatti sufficienti 10 giorni perchè possa far effetto e far avere la protezione immunitaria. Alla somministrazione del vaccino una sola, importante controindicazione: l’allergia alle proteine delle uova. I vaccini prodotti dalle case farmaceutiche sono infatti prodotti in colture di siero ricavato dalle uova, e possono causare problemi molto seri alle persone il cui organismo ha una forte intolleranza verso queste sostanze.