Nel febbraio 2018, l’odierno condannato, un 46enne pugliese, veniva fermato e controllato dalle forze di polizia. Durante le procedure di identificazione, gli operanti insospettiti dall’atteggiamento evasivo dell’uomo, decidevano di approfondire i controlli rinvenendo, sulla sua persona, sostanza stupefacente del tipo cocaina già suddivisa in 14 dosi pronte per lo spaccio. Alla luce dei fatti, l’uomo veniva denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
A seguito dell’iter processuale, il 46enne veniva riconosciuto colpevole e condannato. L’uomo dovrà espiare la pena della reclusione di anni 1 e mesi 4, oltre al pagamento della pena pecuniaria di 2000 euro. Il 4 dicembre scorso il magistrato di sorveglianza rigettava la richiesta del condannato dell’Affidamento al servizio sociale e concedeva l’espiazione della pena in regime di arresti domiciliari. Quindi l’Ufficio esecuzioni penali della Procura generale emetteva l’ordine di esecuzione per l’espiazione della pena detentiva che veniva trasmesso ai carabinieri della Tenenza di Scandiano. Rintracciato, l’uomo è stato arrestato e accompagnato presso l’abitazione per l’espiazione della pena.


