“Cinque ambulanze fuori uso in 72 ore e il Pronto Soccorso di Mirandola allagato. Problematiche già segnalate a suo tempo dalla UIL FPL e ignorate per anni che l’attuale gestione Ausl si trova a dover affrontare.
Il servizio di emergenza-urgenza nel distretto di Mirandola è in seria difficoltà, un epilogo prevedibile dovuto alla totale inerzia mostrata dalle precedenti gestioni, situazioni su cui, come UIL FPL, avevamo segnalato numerose volte. La flotta di ambulanze è in condizioni critiche: al mezzo principale già in officina, si è aggiunto il blocco di due mezzi di scorta in meno di 24 ore, uno dei quali durante un trasporto vitale. Complessivamente, ben cinque ambulanze operative sono state sostituite in sole 72 ore per guasti emersi in servizio. Questa sequenza drammatica solleva un allarme inaccettabile sulla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
A peggiorare il quadro è la situazione strutturale: il Pronto Soccorso di Mirandola è stato reso inutilizzabile da un allagamento causato dalla rottura di un tubo. L’evento è stato prontamente segnalato dalla UIL FPL, tramite i suoi RSU, alla Direzione aziendale.
L’Eredità Tossica dell’Inerzia storica
La crisi dei mezzi e delle strutture è il risultato diretto di una prolungata e colpevole inerzia attuata dalle vecchie Direzioni aziendali. Nonostante le ripetute segnalazioni e le evidenti criticità – come quelle note da tempo riguardanti la flotta o presidi cruciali come la Centrale di Sterilizzazione di Carpi – le vecchie Direzioni non hanno mosso un dito né hanno cercato di risolvere i problemi. Anzi, hanno lasciato accumulare un’enormità di problematiche manutentive e strutturali che oggi pesano come un “macigno”.
La Risposta Immediata e l’Urgenza di Azioni Concrete
La nuova Direzione Ausl, insediatasi a inizio 2025, si trova ora a dover affrontare con urgenza e risorse straordinarie ciò che andava risolto anni fa. A differenza delle gestioni passate, la Direzione ha risposto con immediata attivazione alla segnalazione della UIL FPL sull’allagamento al Pronto Soccorso di Mirandola per il ripristino dei danni e ha dimostrato attenzione al personale con l’attivazione della sosta equipaggio 118 al PS di Mirandola, una richiesta mai considerata dalla gestione passata. Ha riconosciuto apertamente la fragilità ereditata e ha avviato una decisa inversione di marcia.
Per superare lo stato di degrado, la UIL FPL chiede alla Direzione di mettere in campo ulteriori azioni concrete che dimostrino un’accelerazione decisa. In questo senso, apprendiamo con favore da dichiarazioni stampa che la Direzione ha annunciato:
- La risoluzione consensuale del contratto manutentivo in essere per permettere la ripresa immediata di interventi urgenti e straordinari per circa 3 milioni di euro.
- La predisposizione di un ambizioso piano di riqualificazione delle sedi sanitarie da oltre 4 milioni di euro.
- La novità di un Fondo manutenzioni cicliche da 1 milione, avviando già i primi lavori per il ripristino delle coperture critiche, come quelle sopra la Centrale di Sterilizzazione di Carpi.
L’Appello all’Urgenza della UIL FPL
La UIL FPL, pur consapevole delle difficoltà logistiche, strutturali e di dotazioni organiche ereditate dall’attuale Direzione nella ASL di Modena, si dichiara attenta a monitorare costantemente la situazione del servizio di emergenza-urgenza e in generale di tutta l’azienda. Il Sindacato chiede alla nuova Direzione di compiere ogni sforzo per accelerare le tempistiche di ripristino e di risoluzione strutturale e gli interventi sul personale. È necessario attuare soluzioni stabili per garantire al più presto sostenibilità e qualità delle strutture e dell’assistenza, invertendo la rotta rispetto alle azioni che le gestioni precedenti hanno clamorosamente omesso di compiere.
Infine, non meno importante è la cronica carenza di organico, che impone ai professionisti turni massacranti, salti di riposo, ferie non godute e carichi di lavoro insostenibili. Questa realtà operativa non solo innesca un circolo vizioso di stress lavoro correlato e burnout, accelerando l’esodo dei professionisti verso il privato o l’estero, ma compromette in modo drammatico la capacità di garantire la continuità assistenziale, mettendo seriamente a repentaglio la tenuta e il futuro stesso del Servizio Sanitario Nazionale”.
(Nicola Maria Russo, Segretario Generale UILFPL Modena – Reggio Emilia)


