
In Emilia-Romagna cresce nel 2025 il numero delle prime donazioni di midollo osseo: sono già 70, sei in più di quelle registrate nell’intero 2024. E al 31 ottobre 2025 i donatori totali hanno toccato quota 5.573, con una proiezione di circa 7mila iscrizioni entro fine anno.
Altro dato positivo, il reclutamento di nuovi donatori: oltre la metà (59%) di quelli programmati, già nel primo semestre 2025. Ancora, nel 2024 l’Emilia-Romagna è stata la prima, tra le regioni italiane, per indice di reclutamento.
Con un boom tra i più giovani: il 29% degli iscritti al Registro regionale ha, infatti, meno di 25 anni, collocando così l’Emilia-Romagna ben al di sopra della media nazionale che è del 17%. Solo nel 2024 ben l’84% dei nuovi iscritti rientrava sotto questa soglia di età. Sebbene i dati definitivi saranno validati dal Ministero attraverso il Centro Nazionale Trapianti e il registro italiano midollo osseo all’inizio del 2026, dimostrano l’andamento positivo del reclutamento e delle donazioni.
L’Emilia-Romagna è così prima in Italia per numero di donatori in rapporto alla popolazione eleggibile (18-35 anni).Merito anche della campagna di comunicazione promossa dalla Regione, per incentivare l’adesione alla donazione e sensibilizzare soprattutto i più giovani.
A fare il punto sulla donazione di midollo osseo in Emilia-Romagna, questa mattina in conferenza stampa a Bologna, l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, con la presidente di Admo Emilia-Romagna, Rita Malavolta.
“Donare il midollo osseo- sottolinea Fabi– è un gesto di straordinaria importanza e generosità. I numeri confermano che gli emiliano-romagnoli sono sensibili a questo tema e sanno bene quanto sia importante farlo. Abbiamo bisogno, però, che la comunità dei donatori cresca ancora. In questi anni- prosegue l’assessore-, anche grazie alla campagna di informazione della Regione, sempre più persone hanno scelto di donare, ma occorre facilitare questa possibilità. Per questo sosteniamo convintamente il progetto di prelievo ematico a domicilio di Admo, che permette di agevolare la donazione venendo incontro alle esigenze dei più giovani, aumentati in questi anni”, conclude Fabi.
“Siamo profondamente soddisfatti dei risultati raggiunti, che confermano il valore del lavoro che Admo porta avanti sul territorio grazie a una rete forte e coesa- sottolinea Rita Malavolta, presidente Admo Emilia-Romagna-. Ringrazio la Regione, l’IRCCS Policlinico Sant’Orsola, il Centro Regionale Sangue, il Centro Regionale Trapianti, il Registro Regionale e tutti gli operatori ed i professionisti che ogni giorno contribuiscono a questo impegno comune. E un ringraziamento particolare- prosegue Malavolta– va ai volontari, la nostra forza sul campo: senza di loro non sarebbe possibile svolgere l’attività di sensibilizzazione e iscrizione dei potenziali donatori attraverso il prelievo salivare negli eventi in outdoor”.
Durante la conferenza stampa si è collegato anche Achille Polonara, il cestista della nazionale, con un passato, tra le altre squadre, anche a Reggio Emilia e alla Virtus Bologna, operato di midollo osseo a settembre scorso dopo essere stato colpito da una leucemia mieloide acuta: “Per fortuna è andato tutto bene, è stato quasi un miracolo, perché mi davano quasi per spacciato- ha spiegato-. Naturalmente ringrazio la mia donatrice, una ragazza americana compatibile al 90%, perché è grazie a lei se sono qui. Invito tutti a donare perché così si possono salvare molte vite”.
Polonara è tornato sull’accoglienza ricevuta a Tortona giovedì scorso in occasione della partita dell’Italia contro l’Islanda: “E’ stata una serata emozionante, non mi aspettavo di ricevere un’ovazione del genere. Ringrazio tutti i tifosi. Purtroppo abbiamo perso, ma le cose importanti in questo momento per me sono altre e avere ricevuto così tanto affetto è stato importante”. Quindi, il ringraziamento ai sanitari che lo stanno seguendo: “Ho la fortuna di essere assistito da dottori molto preparati. Ringrazio la dottoressa Bonifazi che è una delle migliori in Italia. Quest’estate sono stato anche a Valencia, dove avevano questa pillola sperimentale adatta alla mia patologia e quindi sono stato fortunato di essere stato seguito anche lì da numeri uno. Mi sento un privilegiato, perché essere seguito da dottori con tanta esperienza e competenza è fondamentale”, ha concluso Polonara.
Inoltre, è in partenza un’importante novità: sarà sperimentato per la prima volta in Emilia-Romagna, a Bologna, il progetto di prelievo ematico a domicilio, grazie a un ambulatorio mobile. Una modalità che permette di aumentare la disponibilità dei potenziali donatori risultati già compatibili e il numero dei prelievi ematici e di ridurre l’intervallo di tempo del prelievo. Il progetto, finanziato con 39mila euro dal Centro regionale sangue, nasce dalla necessità di coniugare le esigenze dei donatori, sempre più giovani e impegnati in attività di studio o lavoro poco flessibili, con le necessità organizzative delle strutture.
I dati in Emilia-Romagna
Al 31 ottobre 2025 sono 5.573 i donatori (1.200 tramite prelievo di sangue e 4.373 tramite prelievo salivare) in Emilia-Romagna. Alla stessa data del 2024 erano 5.724, quindi il dato attuale è in linea con quello dell’anno precedente e il 2025 dovrebbe chiudersi con circa 7mila iscrizioni.
Quanto alle prime donazioni effettive, a oggi sono già state raggiunte 70 donazioni, un numero superiore a quello registrato nel 2024 quando erano state 64 (fonte IBMDR, Registro italiano donatori midollo osseo), e destinato a salire entro la fine dell’anno perché ci sono molte procedure in fase di studio per la donazione effettiva, perché risultate compatibili.
Il Registro regionale Emilia-Romagna conta 83.190 donatori attivi, ovvero iscritti con tipizzazione, mentre a livello nazionale gli iscritti nel Registro IBMDR sono 520.000. Il 29% degli iscritti in Emilia-Romagna ha un’età inferiore a 25 anni, contro una media nazionale del 17%.
Dopo la flessione dovuta alla pandemia da Covid-19 i numeri dei donatori sono progressivamente cresciuti: il Registro IBMDR ne contava 4.462 nel 2020, a oggi sono 5.599. Nel 2024 l’Emilia-Romagna è stata prima tra le regioni italiane per indice di reclutamento (85 per 10mila abitanti) e seconda per numero assoluto di iscritti.
La campagna di comunicazione della Regione
‘Accetta la sfida, diventa donatore’ è il messaggio della campagna, con un sito dedicato (www.donamidollo.it), un video e otto clip per i social, oltre al materiale cartaceo.
Realizzata dalla Regione Emilia-Romagna insieme ad Admo (Associazione donatori midollo osseo), Crs (Centro regionale sangue) e Crt (Centro regionale trapianti), la campagna parte dall’idea che la donazione è un gesto di generosità che richiama l’appartenenza ad una comunità.
Rivolta ai potenziali donatori di midollo osseo, ovvero le persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni con un peso corporeo superiore ai 50 kg e in condizioni di buona salute generale, la campagna invita alla donazione sia i giovani, perché si iscrivano al Registro e condividano sui social la loro scelta sia quelli più vicini alla soglia massima consentita (35 anni), perché si affrettino a compiere questo gesto di solidarietà visto che la rarità del matching cresce con l’avanzare dell’età.


