Un pubblico numeroso di cittadine/i, studentesse e studenti ha accolto questa mattina, al Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, l’evento pubblico “La formazione come strumento di prevenzione e contrasto alla violenza di genere contro le donne”, organizzato in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2025.
L’incontro, aperto dalla Rettrice Rita Cucchiara e dalla Delegata alle Pari Opportunità prof.ssa Elena Bassoli, ha posto al centro il ruolo fondamentale della formazione nel riconoscere e contrastare ogni forma di violenza. Ad approfondire il tema sono state Vittoria Doretti, Fabrizia Giuliani e Claudia Segre, componenti dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e autrici del Libro Bianco per la Formazione sulla Violenza maschile contro le donne.
Il testo, come ricordato dalle ospiti, parte da un presupposto essenziale: per prevenire e combattere la violenza è necessario anzitutto imparare a riconoscerla. Il Libro Bianco si articola quindi in due sezioni: la prima offre una panoramica del fenomeno e delle sue diverse manifestazioni; la seconda raccoglie buone pratiche operative, evidenziando le azioni da intraprendere e quelle da evitare in ogni fase dei percorsi di prevenzione e contrasto.
“La formazione rappresenta il primo, indispensabile presidio culturale per riconoscere la violenza in tutte le sue forme e intervenire con competenza e responsabilità – ha dichiarato la prof.ssa Elena Bassoli -. Solo attraverso percorsi formativi strutturati e condivisi possiamo costruire una società capace non solo di reagire alla violenza, ma soprattutto di prevenirla, promuovendo relazioni fondate sul rispetto e sull’uguaglianza”.
Coordinato dalla prof.ssa Cecilia Robustelli, l’appuntamento ha visto inoltre gli interventi dell’ex Procuratore della Repubblica presso la Procura di Tivoli Francesco Menditto e della Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza Giovanna Laura De Fazio.


