lunedì, 27 Ottobre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeLavoroReggio, ecco il nuovo contratto per oltre 5.500 sanitari “buste più pesanti,...





Reggio, ecco il nuovo contratto per oltre 5.500 sanitari “buste più pesanti, tutela legale gratuita”

Ora è ufficiale: a Roma, nella sede di Aran, è stato firmato poco fa il nuovo contratto collettivo nazionale per i lavoratori della sanità pubblica. Nuovi soldi, nuove norme, una nuova stagione di contrattazione con Ausl che finalmente può decollare.
Il contratto è stato portato a casa da Cisl Fp e altre sigle, vincitrici dopo un lungo braccio di ferro contro l’ostruzionismo di Cgil e Uil, a questo punto fuori dai tavoli che daranno sostanza all’applicazione del contratto.

“Diritti, stipendi e potere di acquisto 1, propaganda zero. Abbiamo lottato come leoni per i 5.500 lavoratori della sanità reggiana. Possiamo restituire dignità, tutela legale e salari più pesanti a infermieri, oss, ostetriche, autisti soccorritori, tecnici sanitari e amministrativi. Andremo subito a recuperare gli arretrati: il contratto, infatti, si occupa della finestra 2022-2024 e ci permette di arrivare rapidamente al rinnovo 2025-2027, triennio per il quale i fondi sono già stati stanziati”, commenta Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale.

 

NATA A REGGIO LA NORMA ANTI AGGRESSORI
Cisl Fp esulta per la norma che attiva il patrocinio legale a carico dell’Ausl per i dipendenti vittime di aggressioni, insieme al potenziamento del supporto psicologico. “Uno scudo che abbiamo chiesto con forza qui a Reggio e portato al tavolo nazionale – spiega Ferrara –. Molti sanitari pestati e insultati avevano rinunciato a far valere i loro diritti per non affrontare le spese legali, ora la giustizia sarà davvero un diritto per tutti”.

LE NOVITÀ IN BUSTA PAGA                                                                                        Gli stipendi aumentano mediamente di 172 euro al mese (+7%). I sanitari avranno nella busta paga di novembre gli arretrati calcolati dal 1° gennaio 2024 (le annualità 2022 e 2023 erano già arrivate in busta mensilmente), recuperando il danno provocato dall’ostruzionismo di Cgil e Uil.

Chi lavora in pronto soccorso avrà, in base al turno e al profilo, da subito 420 euro al mese (l’aumento dei 172 euro medi mensili più altri 250 euro al mese di indennità). Con lo sblocco del contratto le ostetriche hanno finalmente ottenuto l’equiparazione retributiva con gli infermieri, l’accesso alle stesse indennità e con lo stesso importo economico. Facendo i conti, godranno dell’aumento medio di 172 euro mensili e di una indennità di 35 euro al mese (per coprire il 2024). Il nuovo contratto introduce la sperimentazione sulle ferie a ore, il miglioramento dell’accesso alle ferie e ai riposi solidali. Vengono rafforzate le tutele a favore dei sanitari costretti a lunghe assenze per curare gravi patologie e sottoporsi a terapie salvavita. Si sostiene la qualità delle carriere: c’è tempo fino al 31 dicembre 2026 per le progressioni verticali in deroga e per gli incarichi di funzione organizzativa. Via libera anche ai buoni pasto per chi lavora in smart working e alla valorizzazione economica degli autisti soccorritori. “Si premiano gli invisibili che tengono in piedi la sanità in tutti i reparti: finalmente l’area dell’elevata qualificazione è accessibile anche senza laurea magistrale per chi ha esperienza e incarichi professionali. Una conquista per migliaia di lavoratori”, ricorda Ferrara.

700.000 EURO IN PIU’ NEI FONDI CONTRATTUALI REGGIANI
Aumentano i fondi contrattuali con una previsione di 700mila euro, destinati  ai sanitari reggiani per pagare meglio produttività, indennità professionali ecc. Previsti 98 euro in più procapite e 72 euro di maggiorazione per chi lavora di notte.

LA VERITÀ VINCE SEMPRE
La macchina sindacale della Cisl Fp è già pronta per il rinnovo 2025-2027, che potrà far superare ai lavoratori dei Pronto soccorso i 500 euro di aumento entro il 2026.
Ferrara replica anche alle fake news sugli aumenti: “Gli incrementi contrattuali non hanno mai seguito l’inflazione. L’ultimo contratto firmato da tutti, quello 2018-2021, arrivò con un’inflazione all’11% e un aumento medio del 3,48%, cioè 80 euro. Oggi le cifre sono più che raddoppiate. La verità vince sempre”.

















Ultime notizie