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Il SULPL: “Inserimento Lavoratori della Polizia Locale tra le categorie usuranti non più procastinabile”

Scorrendo la cronaca di un qualsiasi quotidiano italiano, da Nord a Sud, i Cittadini possono leggere ogni giorno di interventi quali arresti, denunce e blitz di vario ordine e grado portati avanti dalla Polizia Locale.

Come, allo stesso tempo, non c’è Città dove ci sia un problema sicurezza in cui l’opinione pubblica non venga tirato in ballo il Sindaco, ancor prima del Questore, chiedendo al capo dell’Amministrazione comunale di schierare più agenti di Polizia Locale, ormai ingranaggio imprescindibile del complessivo apparato di controllo del territorio.

Non di meno si leggono notizie di Poliziotti Locali aggrediti e feriti e di altri che, persino per il semplice rilevamento di un sinistro stradale sono stati falciati dalle automobili ed uccisi o, come di recente nel triste episodio avvenuto a Roma, il giovane Collega ha dovuto subire l’amputazione di una gamba.

Non si tratta, nel caso dei poliziotti locali, della solita richiesta di agevolazioni fatte dal sindacato, perché che il nostro mestiere sia usurante è scritto in ricerche scientifiche pubblicate a livello internazionale, come quella del Prof. Aldo Ferrara, docente universitario tra i massimi esperti mondiali di malattie dell’apparato respiratorio, secondo il quale, come ha ribadito in una recente intervista,  un poliziotto locale “di 30 anni con almeno due anni di lavoro in strada ha una lesione polmonare assimilabile ad un sessantenne, quindi con un invecchiamento precoce ed un danno biologico di cui nessuno teneva conto”… “e subiscono una significativa decurtazione del volume dei polmoni e degli indici di ostruzione”… “con riduzioni fino al 40% delle funzioni respiratorie.”

Ricerca che è stata da noi anche consegnata nel 2015 al Ministero del Lavoro.

La manovra finanziaria ha previsto lo stop all’aumento dell’età pensionabile per i lavori cosiddetti usuranti, il cui elenco però esclude, puntualmente gli appartenenti alla Polizia Locale.

Continuando con le regole attuali, che a breve porteranno l’età pensionabile a 67 anni, presto avremmo più settantenni che ventenni in pattuglia, con buona pace per la sicurezza delle nostre città.

Non è più procrastinabile, afferma Luca Falcitano del SULPL, Sindacato Polizia Locale il riconoscimento di lavoro usurante ovvero gravoso a favore degli appartenenti alla Polizia Locale, in un regime transitorio valevole fino all’approvazione della ‘agognata’ Riforma.

Per un Governo che promette sicurezza e tutele per le divise, questa è una gravissima mancanza!!!

Anche per questi motivi, il SULPL, il sindacato in divisa che da 40 anni si batte a favore della Polizia Locale, il 28 ottobre sarà a Roma nei pressi della sede di Fratelli di Italia, con un presidio, per sollecitarne la Riforma.

















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