
È stata un’estate non-stop in cui la proposta culturale è riuscita ad accendere ogni sera un angolo diverso della città. Dai Giardini Ducali a piazza Sant’Agostino, dai parchi ai cortili, fino ai nuovi spazi urbani restituiti alla comunità, l’Estate modenese 2025 si è caratterizzata come una lunga stagione di incontri, musica live, cinema, teatro e partecipazione, con oltre 100.000 presenze complessive, a conferma di una città viva, curiosa, in sintonia con un pubblico che ha risposto con entusiasmo a un programma pensato per tutte le età e tutti i gusti.
Un successo costruito grazie alla partnership con la Fondazione di Modena, al sostegno del Gruppo Hera, sponsor storico del progetto, e al contributo di enti, associazioni e realtà culturali del territorio, che hanno reso possibile un calendario diffuso e inclusivo, capace di animare Modena da metà giugno fino ai primi giorni di ottobre. L’ultimo appuntamento è stato quello con Concita De Gregorio lo scorso 9 ottobre nel cortile interno di palazzo Coccapani: un incontro molto partecipato che ha concluso al meglio la rassegna “Morgante. Il giardino dei racconti”: complessivamente circa 1.200 persone per ascoltare, oltre alla De Gregorio, anche Paolo Nori, Valeria Parrella e Alberto Mattioli.
L’elemento più innovativo è stato senza dubbio il progetto “SantAGOstino: una piazza per la cultura”, che ha trasformato piazza Sant’Agostino da parcheggio a palcoscenico sotto le stelle. Dal 18 luglio al 15 settembre si sono dipanate ben 37 serate gratuite che hanno proposto musica, teatro, cinema, danza e divulgazione, coinvolgendo oltre 200 artisti e attirando 15.000 spettatori. Sul palco si sono alternati Luca Ward, Elio Germano e Teho Teardo, Nada, gli Offlaga Disco Pax, Peppe Servillo, Flo, Matteo Caccia, Jacopo Veneziani, Lynn Drury e molti altri, in un intreccio di linguaggi e sensibilità che ha attirato pubblici diversi.
A sua volta la rassegna “Ago Off”, curata da Fondazione Ago con Fem, MuseOmoRE e DHMoRe, ha offerto 23 appuntamenti tra talk, laboratori e visite guidate al cantiere dell’ex ospedale Sant’Agostino, totalizzando 913 partecipanti e un pubblico prevalentemente giovane (l’80% nella fascia 18-40 anni). Anche questo un segnale forte di partecipazione e rinnovata fiducia negli spazi condivisi.
Tra i luoghi più amati, il SuperCinema Estivo ha consolidato la sua fama di punto di riferimento per il cinema all’aperto: 100 serate di proiezioni, 19.231 spettatori, 8 incontri con autori e attori e 4 anteprime, accompagnate dalle attività collaterali del progetto SuperCinema Extra, con laboratori per bambini, yoga, musica e dibattiti.
Anche i Giardini Ducali hanno confermato la loro centralità, con un pubblico giovane e partecipe. Il Festival Orto Sonoro, dal 12 al 27 luglio, ha attirato circa 5.000 persone grazie a un programma eclettico che ha spaziato tra musica, danza, podcast e cinema, mentre la rassegna “Cinema ai Giardini” ha registrato 2.800 presenze in sette proiezioni, tutte gratuite, apprezzate per la qualità dei film e l’atmosfera rilassata e conviviale.
L’estate musicale ha brillato anche altrove: in piazza Roma il 10 e 11 luglio lo Yoga Radio Bruno Estate ha animato la città con due serate gratuite di musica piene di ospiti che hanno coinvolto complessivamente circa 15.000 spettatori, replicate in agosto sugli schermi televisivi nazionali; sempre in piazza Roma a fine giugno grande successo per le Notti Ducali con artisti del calibro di Cristiano De André, UB40 feat. Ali Campbell, Willie Peyote e Mare Nostrum. E ancora il Jazz al Café Zemian in piazza XX Settembre, diretto da Marco Carnevali, con sei applauditi concerti, e il ritorno del Modena Buskers Festival al parco Amendola, che dal 17 al 20 luglio ha richiamato oltre 30.000 persone, confermandosi uno degli eventi più amati della città.
Tra le novità più significative, il Pomposa Summer Village ha restituito vitalità e sicurezza all’area della Pomposa, trasformandola in un luogo di spettacolo e socialità con oltre 30 serate tra concerti, spettacoli di burattini e serate lounge, attirando un pubblico giovane e numeroso.
La vocazione diffusa dell’Estate modenese si è manifestata anche nelle zone più periferiche, grazie soprattutto a un sano e ricco tessuto associativo: è sufficiente citare la polisportiva Morane con 12 concerti di jazz e rock, il progetto Bosco Urbano di Euphonia, con 34 eventi e oltre 3.000 presenze, la rassegna Fuori Luogo 25 di Instabile 19, che ha portato il CicloTeatro e passeggiate-spettacolo nei quartieri cittadini.