martedì, 7 Ottobre 2025
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Controlli straordinari dei carabinieri del NAS presso alcuni agriturismi

Nelle ultime settimane il NAS di Bologna hanno intensificato l’attività di controllo presso gli agriturismi presenti nelle cinque province di competenza. Nel complesso la maggior parte delle strutture sono risultare in regola. Solo in tre circostanze sono state ravvisate criticità degne di nota.

In particolare presso un agriturismo della provincia di Bologna sono state accertare diverse criticità. I militari hanno infatti constatato che nella struttura veniva effettuata la produzione, il confezionamento, la vendita di confetture e di sciroppi di frutta, in assenza di procedura HACCP, volta a garantire le corrette prassi di produzione e pastorizzazione al fine di aumentare i livelli di sicurezza delle conserve e ridurre i rischi legati al potenziale
sviluppo della tossina botulinica. Tali prodotti, congiuntamente a decine di vasetti e bottiglie di vetro con i relativi tappi già usati e pronti per essere riutilizzati in nuove produzioni di conserve, erano stoccati in un capanno in legno che versava in precarie condizioni igieniche, con presenza di polvere, sporco e anche di insetti, tra i quali ragni e
scarafaggi. Su richiesta dei NAS, la competente AUSL ha disposto l’immediata chiusura e la
sospensione dell’attività di produzione alimenti.

Sempre presso la medesima struttura la piscina a disposizione degli ospiti risultava sporca, con la presenza sui bordi di uno spesso strato di alga verde non rimosso da tempo. Si procedeva all’esecuzione di multiple prove con test rapido a reagente chimico su campionamenti di acqua prelevati dalla piscina, potendo ravvisare valori di cloro libero molto al di sopra del limite massimo consentito per la sicura balneazione. In considerazione del fatto che un eccesso di cloro può causare sintomi anche gravi, i militari operanti procedevano immediatamente a diffidare il legale rappresentante alla continuazione dell’attività di balneazione. Verificata anche l’assenza del previsto manuale di autocontrollo di gestione della vasca ed il mancato quotidiano prelievo delle acque da parte del gestore, per l’esecuzione delle previste multiple letture sulla regolarità dei parametri del Ph e del cloro libero. Delle criticità sono stati subito notiziati il Sindaco e il competente ufficio AUSL, per l’adozione dei provvedimenti prescrittivi e di vigilanza di rispettiva competenza. A ridosso della suddetta piscina, all’interno di un piccolo caseggiato in legno, veniva in fine riscontrato l’allestimento di una cabina sauna con stufa alimentata a legna.
Tale servizio era stato avviato senza la preventiva presentazione di SCIA al SUAP del comune ed in assenza del previsto Responsabile Tecnico. L’intera struttura, immediatamente interdetta all’utenza e sottoposta a sequestro amministrativo e segnalata anche al competente Comando dei Vigili del Fuoco per le verifiche idoneità della stufa e sull’adeguatezza dell’impianto di ventilazione.

 

In un agriturismo della bassa bolognese, oltre a sospendere l’attività di una piscina priva di autocontrollo e per la quale non era mai stata presentata la necessaria SCIA presso il SUAP del comune, venivano ravvisate e contestate critiche condizioni igieniche e molteplici disapplicazioni delle procedure HACCP nella gestione del servizio ristorante.

In fine, in una struttura ricettiva presente nella provincia di Forlì-Cesena, a seguito di lettura eseguita con test rapido a reagente chimico su ripetuti campionamenti di acqua della piscina messa a disposizione dell’utenza, i militari potevano riscontrare valori di cloro libero pari a poco più di 0,0 mg/l, ovvero nettamente fuori scala considerato che il range del cloro libero per la balneazione è fissato tra 0,7 e 1,5 mg/l. Atteso il fatto che l’acqua di una piscina non adeguatamente addizionata di cloro diventa ambiente ideale per la proliferazione biologica di batteri con conseguente grave rischio alla salute dei bagnanti, anche in questo caso i militari operanti procedevano a far sgombrare la vasca e a diffidare il titolare alla continuazione della balneazione. Analogamente si contestava l’assenza della prevista cartellonistica di pericolo e la porta lasciata aperta del vano tecnico, tra l’altro collocato a ridosso delle cabine spogliatoio e dell’area giochi per i bambini.

Complessivamente sequestrati 40 kg di conserve prodotte irregolarmente per un valore complessivo di circa 1.000 € e contestate sanzioni per un totale di oltre 8.000 €.

















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