Oggi la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha tratto in arresto, in esecuzione di misura custodiale in carcere, il cittadino tunisino S.F. classe, 37 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e di omicidio preterintenzionale della compagna Tania Bellinetti.
In particolare la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Bologna, ha incessantemente investigato sulla morte della Bellinetti, avvenuta a Bologna lo scorso 8 aprile. La paziente ricostruzione investigativa ha consentito di raccogliere indizi, ritenuti dal GIP gravi e concordanti, a carico di S.F. in ordine ad entrambi i reati.
Secondo la ricostruzione investigativa, ancora in fase di indagini preliminari, S.F., che era
ricercato dal dicembre 2024 perché destinatario di pregressa misura cautelare in carcere per il reato di maltrattamenti in famigli nei confronti della donna, aveva continuato a
frequentare l’abitazione della compagna.
Quel giorno, l’8 aprile 2025, l’uomo era presente nell’abitazione al momento della
precipitazione della donna. Immediatamente dopo il fatto, avvenuto ragionevolmente al
culmine di un litigio, S.F. si allontanava dal territorio nazionale sfruttando amicizie e
conoscenze e, in particolare, il passaggio di una amica che lo aveva accompagnato, la notte
stessa, in Francia.
Il 23 luglio scorso, il FAST Team Sirene del Servizio Cooperazione Internazionale di
Polizia, sulla scorta delle informazioni condivise dalla Squadra Mobile di Bologna e
raccolte nel corso delle indagini, aveva rintracciato ed arrestato S.F., destinatario di
Mandato di Arresto Europeo emesso dal Gip presso il Tribunale di Bologna su richiesta
della Procura della Repubblica, nell’ambito del procedimento penale in ordine al reato di
maltrattamenti in famiglia. Procedimento sfociato, come già detto, con l’emissione, a
dicembre 2024, di ordinanza custodiale in carcere (per il reato di maltrattamenti l’arrestato
era già stato condannato in via definitiva per pregresse condotte).
Le attività di indagini esperite in ordine alla morte di Tania Bellinetti avevano consentito
infatti di individuare in Rennes la città in cui si trovava il ricercato e di indentificare alcuni
connazionali, domiciliati in Francia, che potevano ospitarlo. Sulla scorta delle
informazioni ricevute, nella mattinata del 23 luglio le autorità francesi sono riuscite a rintracciare il ricercato traendolo in arresto. Come noto poi, l’11 agosto scorso S.F. è stato estradato in Italia.
Oggi, invece, l’uomo è stato tratto in arresto in esecuzione di misura custodiale in carcere
gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e di omicidio preterintenzionale della compagna Tania Bellinetti.
Si rappresenta che si procede in ambito di indagini preliminari con la presunzione di
innocenza dell’indagato.