Avrebbero schernito a bordo di un autobus un 19enne che sceso alla fermata sarebbe stato raggiunto dagli stessi giovani che lo avrebbero preso a calci e pugni, colpendolo alla testa con una bottiglia per poi derubarlo del cellulare e di altri suoi effetti personali. A seguito della denuncia presentata dalla vittima presso la Stazione Carabinieri di Reggio Emilia Principale, i militari avviavano immediatamente le indagini. Grazie alle immagini registrate dalle telecamere interne del mezzo pubblico e, soprattutto, al riconoscimento fotografico effettuato dalla vittima, si riusciva a risalire ai cinque presunti responsabili dell’aggressione, tra cui due minorenni.
Il fatto risale allo scorso mese di luglio, quando il 19enne, a bordo di un autobus in servizio di linea urbana, veniva improvvisamente avvicinato da un gruppo di ragazzi. Senza apparente motivo, questi avrebbero iniziato ad insultarlo e a dargli fastidio, prendendo il suo cappello per poi intimarlo di scendere giù dall’autobus. A seguito delle loro provocazioni, la vittima decideva di scendere alla successiva fermata e una volta in strada sarebbe stato aggredito fisicamente dagli stessi ragazzi che lo avevano infastidito sull’autobus. Nello specifico uno di loro lo aggrediva colpendolo sulla testa con una bottiglia di vetro e dopo essere stato spinto cadeva a terra. Profittando della condizione di vulnerabilità, veniva nuovamente percosso dai cinque giovani che proseguivano la loro condotta colpendolo con calci e pugni. Dopo averlo aggredito fisicamente s’impossessavano del suo cellulare e di alcuni accessori d’abbigliamento per poi allontanarsi velocemente, lasciando la vittima dolorante in strada. Le indagini dei Carabinieri, supportate dalle immagini estrapolate dalle telecamere dell’autobus, e dal riconoscimento diretto, ha permesso di identificare in breve tempo i presunti autori e deferirli alle competenti autorità giudiziarie. Un ulteriore elemento che ha portato all’individuazione dei cinque presunti autori è stato un video da loro postato su un social che li ritraeva tutti insieme mentre orgogliosamente mostravano il cellulare e gli effetti rapinati al 19enne. I frame del video acquisiti dai Carabinieri si rivelava importante per raccogliere ulteriori elementi di presunta responsabilità a carico dei 5 giovani che venivano quindi identificati e denunciati per il reato di concorso in rapina aggravata: due 18enni alla Procura di Reggio Emilia e tre minori di anni 17 alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna.