Pieno sostegno istituzionale a Francesca Albanse. Così il Consiglio comunale di Soliera ha approvato la mozione della maggioranza di solidarietà a Francesca Albanese, giurista italiana e Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 2022.
Nel corso del suo mandato, Albanese ha documentato, attraverso rapporti ufficiali a nome dell’ONU, gravi e sistematiche violazioni ai danni della popolazione palestinese, in linea con quanto già riconosciuto da diverse risoluzioni internazionali, tra cui quella dell’Assemblea generale del 18 settembre 2024. Negli ultimi mesi, la relatrice è stata oggetto di pesanti attacchi sul piano personale e professionale. A luglio 2025, il Governo degli Stati Uniti ha annunciato l’imposizione di sanzioni nei suoi confronti, accusandola di aver incoraggiato la Corte Penale Internazionale a indagare su funzionari e imprese statunitensi e israeliane. Parallelamente, secondo inchieste giornalistiche, il Governo israeliano avrebbe promosso in Italia una campagna diffamatoria attraverso piattaforme digitali, diffondendo accuse infondate di contatti con Hamas. La proposta è stata votata dal Partito democratico, Sinistra ambientalista e Viviamo Soliera. Astenuti, invece, Fratelli d’Italia, la lista dott. Alberto Ferrari sindaco e il Gruppo misto.
«Questi episodi – ha ricordato la sindaca di Soliera, Caterina Bagni – sollevano serie preoccupazioni per l’indipendenza delle istituzioni multilaterali e pongono un concreto problema di tutela nei confronti di una funzionaria di alto profilo, cittadina italiana, impegnata nella difesa dei diritti umani a livello internazionale. In quanto cittadina italiana, Francesca Albanese ha diritto alla tutela diplomatica del Governo italiano nell’esercizio del suo mandato. L’Italia, forte di una tradizione di rispetto e sostegno al multilateralismo, è chiamata a difendere l’indipendenza di chi opera con rigore e imparzialità in contesti complessi. La sua attività rientra pienamente nel mandato conferito dalle Nazioni Unite e i suoi rapporti costituiscono documenti ufficiali, non opinioni personali».