Non dimenticare il sacrificio dei tanti modenesi che, assieme a moltissimi altri italiani, sono caduti sul lavoro lontano dal loro Paese dopo essere emigrati inseguendo il sogno di una vita migliore. Per questo il Comune di Modena aderisce alla ventiquattresima “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro italiano nel Mondo” che quest’anno si celebra venerdì 8 agosto.
La giornata, istituita il 1° dicembre 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, intende celebrare il contributo sociale, culturale ed economico dei lavoratori italiani all’estero e commemorare i 136 connazionali morti l’8 agosto 1956 a Marcinelle, in Belgio, a causa di un incendio scoppiato nel pozzo di una miniera di carbon fossile. Tra di loro anche quattro modenesi originari del nostro appennino: Adolfo Mazzieri, Lino Gerardini, Roberto Vitali e Giuseppe Getti.
Storie tragiche di una migrazione che dal 1871 alla fine degli anni Settanta del Novecento ha visto più di 160 mila modenesi abbandonare il territorio provinciale per cercare fortuna in ogni angolo del mondo. I quattro caduti di Marcinelle non la trovarono, così come non la trovarono i 66 modenesi che il 13 novembre 1909 morirono nell’incendio della miniera di Cherry, in Illinois, o i 38 che perirono nell’esplosione della miniera di Dawson, nello Stato americano del New Mexico, avvenuta il 22 ottobre 1913.
“La costruzione di una società migliore, dove nessuno sia lasciato indietro, si intreccia inevitabilmente con la storia di tutti quei cittadini del nostro territorio che, nel mondo, hanno perso la vita per un lavoro che avrebbe dovuto garantirgli, invece, un futuro migliore – ha commentato il sindaco Massimo Mezzetti – Preservare la loro memoria è fondamentale, se vogliamo affrontare in modo serio il tema della sicurezza sul lavoro, una delle emergenze peggiori che ancora affliggono il nostro Paese, così come quello dell’immigrazione contemporanea”.