Da metà giugno è attivo anche presso l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna il sistema di allerta rapida in caso di emergenza oggetto del Protocollo d’Intesa per la Sicurezza degli operatori Sanitari e Socio-Sanitari siglato a marzo dalla Questura, l’AUSL di Bologna, il Policlinico Sant’Orsola e l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
L’attivazione del sistema è stato oggetto di un incontro, svoltosi in data odierna presso il Policlinico S. Orsola, a cui hanno partecipato il Questore di Bologna Dott. Antonio Sbordone, il Direttore Generale dell’AUSL Dott.ssa Anna Maria Petrini, il Direttore dell’IRCCS Dott.ssa Chiara Gibertoni e il Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Bologna Dott.ssa Eleonora Arcioni e i direttori, coordinatori e operatori dei PS del Maggiore e del Sant’Orsola.
Il Protocollo nasce per innalzare il livello di sicurezza presso le strutture ospedaliere, prevenendo episodi di violenza fisica e verbale verso il personale sanitario tramite la creazione di un canale comunicativo privilegiato che consenta, in caso di pericolo, un intervento della Polizia di Stato maggiormente tempestivo ed efficace.
Il sistema di allerta rapida, già attivo da marzo presso l’Ospedale Maggiore e adesso in funzione anche presso l’Ospedale Sant’Orsola, prevede per i sanitari la possibilità di premere un “pulsante rosso” che attiva un sistema di allarme visivo e sonoro con cui viene richiesto contemporaneamente l’ausilio della Polizia di Stato, nella duplice figura del personale del Posto di Polizia e della Sala Operativa, e degli addetti alla vigilanza privata in servizio presso i poli ospedalieri. Oltre ai pulsanti – 18 quelli installati all’Ospedale Maggiore e 11 all’Ospedale Sant’Orsola – è altresì previsto un sistema interfono che mette in comunicazione vocale i soggetti coinvolti, permettendo così di comprendere la situazione e gestire al meglio l’intervento.
Fino ad oggi i casi di attivazione del pulsante sono stati circa 50 presso l’Ospedale Maggiore e 6 presso l’Ospedale Sant’Orsola (attivo da metà giugno): in numerosi casi, la richiesta di ausilio è stata poi revocata dallo stesso personale sanitario, a testimonianza dell’efficacia preventiva del sistema al fine di evitare possibili escalation violente, mentre gli interventi sono stati gestiti in prima battuta dal personale del Posto di Polizia e dalle Guardie Particolari Giurate e solo in un minor numero di casi è stato necessario inviare un equipaggio di volante.
L’analisi dei dati evidenzia un sistema in grado di garantire, in caso di pericolo, immediatezza della risposta, abbattimento dei tempi di intervento ed al contempo l’impiego graduale e razionale di tutti gli attori coinvolti, ciascuno con le proprie specificità.
Esso rappresenta dunque un virtuoso esempio di collaborazione interistituzionale ove l’elemento tecnologico supporta l’operato umano.
L’incontro ha avuto come oggetto anche l’attività dei Posti di Polizia presenti all’interno delle strutture ospedaliere, essenziale presidio di sicurezza a tutela sia del personale sanitario che dei pazienti, il cui personale svolge, oltre agli interventi in emergenza, anche un’importante attività di raccolta delle denunce, acquisizione dei referti sanitari e trattazione di soggetti scomparsi. I sanitari possono inoltre rivolgersi al Posto di Polizia per richiedere il rilascio del passaporto che, una volta pronto, viene consegnato loro direttamente sul luogo di lavoro; attività resa possibile grazie ad un Protocollo tra Questura ed Ospedali siglato l’anno scorso.
Quotidiano è infine il rapporto di collaborazione degli Operatori con il personale ed i vertici della Direzione Sanitaria da un lato e con gli uffici della Questura e delle altre Forze di Polizia dall’altro, al fine di rispondere alle rispettive necessità.
Nell’ottica di un più ampio coinvolgimento ed impulso del personale ivi impiegato, al fine altresì di garantirne maggiore operatività, è stato deciso il passaggio di questi Uffici, precedentemente incardinati presso la Divisione Anticrimine della Questura, sotto la direzione dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, deputato al coordinamento e alla gestione del primo intervento in caso di emergenza attraverso le volanti e gli altri equipaggi impiegati sul territorio.
Il Questore di Bologna a tal riguardo ha affermato: “stiamo provando, anche usando al meglio gli strumenti tecnologici e adeguando l’organizzazione operativa, a migliorare l’efficienza dei nostri servizi presso gli ospedali cittadini. Abbiamo la consapevolezza che garantire la sicurezza e la serenità degli operatori sanitari debba essere considerata una priorità assoluta”.