MaxMara Fashion Group ha annunciato oggi la decisione definitiva e irrevocabile di abbandonare il progetto denominato “Polo della Moda”, previsto per l’area della ex Fiera in Mancasale. La scelta, comunicata dal Presidente del gruppo in una lettera al Sindaco Marco Massari, è la conseguenza diretta del “clima di divisione e strumentalizzazione” che ha reso impossibile la prosecuzione di un piano di sviluppo considerato strategico per la città.
Il progetto, un Piano di Attuazione di Interesse Pubblico (PAIP) immaginato fin da novembre 2023, si è scontrato con un contesto politico che ne ha minato le fondamenta.
“È francamente impossibile immaginare di realizzare il progetto in un clima di divisione e strumentalizzazione come quello che si è progressivamente venuto a creare”, ha dichiarato il Presidente di MaxMara Fashion Group. “Nonostante l’impegno profuso dai nostri collaboratori, dai professionisti e dai funzionari dell’Amministrazione Pubblica, che ringraziamo, dobbiamo prendere atto delle perplessità e delle divisioni emerse”.
Il punto di rottura è stato il Consiglio Comunale del 23 giugno, durante il quale il dibattito si è concentrato non sui meriti urbanistici ed economici del progetto, ma sulle relazioni industriali interne al Gruppo MaxMara.
“Il voto favorevole di gran parte dei consiglieri è stato in realtà un voto condizionato a future verifiche sul comportamento del nostro gruppo, come se avessimo bisogno di stimoli esterni per rispettare la legalità ed i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha continuato il Presidente.
Il Gruppo esprime inoltre sconcerto per le dichiarazioni pubbliche del Sindaco Massari relative alle condizioni di lavoro in un’azienda controllata, la Manifatture di San Maurizio. “Ci è assolutamente incomprensibile perché il Sindaco non abbia in nessun modo cercato di approfondire la fondatezza dei fatti riportati prima di esprimersi pubblicamente, allineandosi con le affermazioni unilaterali di una singola componente sindacale. Un semplice confronto informativo preventivo sarebbe stato sufficiente a chiarire la nostra posizione, come peraltro dimostrato da una lettera aperta e circostanziata inviata ai media e firmata da numerose collaboratrici e collaboratori”.
La società precisa di non essere proprietaria dell’area e che, dato il clima di incertezza, non procederà alla sua acquisizione.
La decisione finale è stata presa per tutelare l’integrità e il valore del marchio e delle persone che ne fanno parte. “In quanto Presidente, non posso permettere che durante questo percorso residuo siano ulteriormente danneggiati la reputazione dell’azienda e le migliaia di lavoratrici e lavoratori che la fanno vivere”, conclude il Presidente. “Non possiamo esporci ad attacchi diffamatori che minino ingiustamente il marchio MaxMara alla vigilia del 75° anniversario dalla fondazione”.
Nonostante il ritiro dal progetto, la proprietà conferma l’intenzione di continuare a investire nelle aziende del gruppo anche sul territorio. MaxMara si augura che il lavoro di analisi svolto sull’area possa comunque essere utile in futuro per individuare un soggetto attuatore in grado di realizzare un progetto alternativo per l’area in oggetto che garantisca la crescita della città.