Si aprono le porte del Paradiso dei cinefili. La 39esima edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, si svolgerà a Bologna, dal 21 al 29 giugno.
Nove giorni di proiezioni da mattina a sera, 454 film in 8 sale e location all’aperto in città (Cinema Modernissimo, Sala Scorsese e Sala Mastroianni al Cinema Lumière, Auditorium – DAMSLab, Cinema Jolly, Cinema Arlecchino, Cinema Europa, Sala Cervi), e il gran finale, tutte le sere, in Piazza Maggiore, con appuntamenti serali anche all’Arena Puccini e quattro serate speciali, sempre all’aperto, in Piazzetta Pasolini. E alla Biblioteca Renzo Renzi si rinnova l’appuntamento con la Book Fair, la fiera dell’editoria dedicata alle pubblicazioni cinematografiche, che quest’anno raccoglie 70 editori. E poi gli incontri al MAST.Auditorium.
Verso Il Cinema Ritrovato propone proiezioni già dal 16 giugno per vivere l’emozione dei grandi restauri in Piazza Maggiore fino al 6 luglio.
“E’ con grande orgoglio- commenta l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni- che saluto la 39esima edizione de Il Cinema Ritrovato. Un fiore all’occhiello nella programmazione culturale dell’Emilia-Romagna che ormai ha da tempo travalicato i confini regionali per collocarsi come appuntamento europeo irrinunciabile per ogni vero appassionato di cinema. Un vero paradiso dei cinefili, come testimoniano le migliaia di visitatori da tutto il mondo che da decenni si trovano a Bologna a fine giugno”.
“La Regione- conclude l’assessora-, anche in qualità di socio nella Fondazione Cineteca di Bologna, contribuisce e vuole continuare a farlo con indirizzi e risorse a questo straordinario patrimonio culturale della comunità, che anche con questo festival mette in vetrina il lavoro incessante per la valorizzazione e la diffusione del Cinema, quello con la C maiuscola. Complimenti ai realizzatori e buon film a tutti”.
Una 39esima edizione costellata di ospiti e grandi restauri con registi internazionali contemporanei di primissimo piano che ci parleranno dei classici senza tempo in un viaggio senza fine attraverso la storia del cinema:
Terry Gilliam, che presenterà in Piazza Maggiore il suo cult ‘Brazil’ nel quarantesimo anniversario della sua realizzazione e sarà protagonista di una conversazione al Cinema Modernissimo;
Jim Jarmusch, anche lui al Modernissimo per incontrare il pubblico e poi in Piazza Maggiore per presentare ‘Solo gli amanti sopravvivono’;
Coline Serreau, a cui Il Cinema Ritrovato dedica un’intera sezione: la regista francese presenterà in sala molti suoi film e, in Piazza Maggiore, ‘Tre uomini e una culla’, realizzato nel 1985 e oggetto, due anni più tardi, del celebre remake americano ‘Tre scapoli e un bebè’;
un gigante del teatro come Bob Wilson presenterà al Modernissimo il documentario sul suo leggendario lavoro dei primi anni Ottanta ‘The Civil Wars’;
Peter Suschitzky, direttore della fotografia di ‘The Rocky Horror Picture Show’ che presenterà il doc di Linus O’Brien dedicato al mitico musical scritto dal padre Richard O’Brien;
Brady Corbet (al Modernissimo con il 70mm di ‘The Brutalist’ e in Piazza Maggiore con ‘L’infanzia di un capo’);
Jonathan Glazer (conversazione al Modernissimo e in Piazza Maggiore con ‘La zona di interesse’, in collaborazione con I Wonder);
Joshua Oppenheimer (in Piazza Maggiore con ‘The Look of Silence’, in collaborazione con I Wonder);
Asghar Farhadi (conversazione al Modernissimo e al MAST e in Piazza Maggiore con ‘Una separazione’, in collaborazione con International Filmmaking Academy di Bologna);
il direttore del Festival di Cannes Thierry Frémaux presenterà il suo nuovo ‘Lumière! L’avventura del cinema’, nuovo lavoro dedicato ai padri del cinema, terrà una lezione di cinema e presenterà il restauro del film di Bertrand Tavernier da Georges Simenon L’’orologiaio di Saint-Paul’;
e sempre da Simenon è tratto ‘La verità su Bébé Donge’ di Henri Decoin, presentato da Nicolas Seydoux, presidente di Gaumont;
Alice Rohrwacher ci offrirà la sua riflessione con una conversazione al Modernissimo;
Francesca Comencini sarà una delle protagoniste del festival, curatrice della rassegna dedicata al padre Luigi Comencini (Francesca sarà in Piazza Maggiore con ‘Le avventure di Pinocchio’ e presenterà in sala molti film di Luigi).
E se Luigi Comencini sarà l’autore italiano che andremo a indagare in questa 39ª edizione, Il Cinema Ritrovato ci porterà poi alla riscoperta un’icona da Oscar (e da record), capace di totalizzare 4 statuette e 12 candidature, come Katharine Hepburn, e poi maestri del cinema da tutto il mondo lo statunitense Lewis Milestone, il giapponese Mikio Naruse, l’austriaco Willi Forst.
E non dimentichiamo i grandi restauri e gli anniversari cult: 100 anni da festeggiare nel giorno esatto del compleanno per ‘La febbre dell’oro’ di Charlie Chaplin, uscito il 26 giugno 1925 (in Piazza Maggiore con l’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Timothy Brock); e 100 anni anche per due capolavori firmati entrambi nel 1925 da Sergej Ėjzenštejn: ‘Sciopero!’ e ‘La corazzata Potëmkin’; 50 anni per ‘Barry Lyndon’ di Stanley Kubrick e ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ di Miloš Forman con Jack Nicholson.
Mentre la serata di inaugurazione della 39esima edizione del festival Il Cinema Ritrovato sarà con la spettacolare copia in pellicola 70mm di ‘Incontri ravvicinati del terzo tipo’, capolavoro fantascientifico diretto nel 1977 da Steven Spielberg.
Cinema al femminile
Un festival che vede le donne al centro di una riflessione importante: una grande diva come Katharine Hepburn, “femminista, acrobata e amante”, come la definisce la curatrice della rassegna Molly Haskell, decana della critica cinematografica statunitense (il suo libro ‘From Reverence to Rape’ ha rivoluzionato la riflessione sul ruolo delle donne nel cinema); un’autrice come Coline Sarreau, da riscoprire fuori dai confini francesi, dove è una celebrità; un’artista di culto come Niki de Saint Phalle, della quale vedremo l’esordio cinematografico, ‘Daddy’, un “film che si basa su archetipi familiari che noi vogliamo denunciare!”; registe come la danese Bodil Ipsen e la norvegese Edith Carlmar (protagoniste della rassegna dedicata al noir nordico degli anni Quaranta e Cinquanta) o l’ungherese Márta Mészáros, di cui vedremo tre cortometraggi realizzati a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, da cui emerge la sua grazia nel narrare le esperienze umane più fragili in forme nuove e non convenzionali.
Un festival musicale
È paradossale parlare di “silent cinema” perché non c’è un cinema meno silenzioso di quello muto, trasportato dai rumori e dalle melodie suonate dal vivo in sala. Uno degli aspetti più preziosi del Cinema Ritrovato è quello di offrire agli spettatori 8 giorni di cineconcerti, dal mattino a notte inoltrata, al Lumière, al Modernissimo, in Piazzetta Pasolini, in Piazza Maggiore: più di sessanta séances di film “muti” accompagnati dal vivo da musicisti esperti in quest’arte preziosa che fa dialogare cinema e musica.
Tra i tanti momenti imperdibili, ‘La rosa di Stambul’, trasposizione cinematografica dell’omonima operetta, in cui recita il leggendario soprano Fritzi Massary; ‘The Salvation Hunters’, esordio di Josef von Sternberg, accompagnato dall’affascinante trio di musicisti sperimentali composto da Matti Bye (piano), Laura Naukkarinnen (rumorista) ed Eduardo Raon (arpa); ‘L’uomo con la macchina da presa’ di Dziga Vertov con il duo Maud Nelissen (piano) e Silvia Mandolini (violino); un programma di film di Méliès del 1905, commentati, come succedeva all’epoca, da un’imbonitrice, Julie Linquette; ‘Les Misérables’, la serie di Henri Fescourt, accompagnata al pianoforte da Neil Brand; la première della nuova partitura composta da Stephen Horne per ‘The Garden of Eden’ di Lewis Milestone.
In Piazza Maggiore due capolavori del 1925: ‘Sciopero!’ di Sergej Ėjzenštejn, accompagnato dal gruppo coordinato da Stefano Pilia e Laura Agnusdei, e ‘La febbre dell’oro’ di Charlie Chaplin, che sarà presentato con l’accompagnamento dell’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Timothy Brock.
Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna nell’ambito di Bologna Estate 2025, il cartellone coordinato e promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con la Città metropolitana, ha i sostegni istituzionali del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, di Gruppo Hera, prezioso main sponsor ormai da molte edizioni, a cui si aggiungono i sostegni di Pathè, The Film Foundation e Gaumont, quelli degli sponsor Pelliconi, Aeroporto G. Marconi di Bologna, Mare Termale Bolognese, Trenitalia Tper, Tper, Fondazione Golinelli, Neirami, Abruzzese e Associati, Sub-ti.
Il Cinema Ritrovato è realizzato in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna, Università di Bologna, Fondazione Bologna Welcome, Cotabo; il digital partner è Craq Design Studio; official car MG Bologna – Stefanelli 1952.
Grazie alla media partnership con Radio3, la trasmissione “Hollywood Party” produrrà alcune puntate dal festival.
Il Gelatauro creerà per l’occasione il gusto speciale Il Gelato Ritrovato, ispirato quest’anno al Giappone e al cinema di Mikio Naruse.