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Anche il Consiglio comunale di Formigine vota per l’elevazione della Questura di Modena in fascia A: nota del Segretario del PD di Formigine

In Consiglio Comunale a Formigine è stata approvata una mozione della maggioranza (Pd, M5S, liste civiche) avente come oggetto la richiesta al Ministero degli interni dell’innalzamento della Questura di Modena dall’attuale fascia B alla fascia A, come recentemente avvenuto anche in altri Comuni, a partire da Modena.

Il tema è centrale per le caratteristiche della nostra provincia: caratteristiche mutate in termini di numero di abitanti, impatto della microcriminalità, dei flussi migratori, della criminalità organizzata, della frequenza e della tipologia di eventi delinquenziali (si pensi alla nuova escalation di reati di strada legati ai minori).

L’eventuale innalzamento del livello della Questura porta con sé maggiore disponibilità di organico, sua maggiore stabilità e maggiore e più adeguata dotazione di mezzi di indagine, sia fisica sia virtuale e informatica, in altri termini un potenziale incremento del livello di sicurezza dei cittadini. Con azioni concrete.

Assieme ai proponenti hanno votato a favore Lega e Forza Italia, mentre il gruppo Fratelli d’Italia, assieme all’ex candidato sindaco Prandi, si è astenuto, sostenendo  (loro, sempre pronti a soffiare sul fuoco delle paure legate alla percezione di mancanza di sicurezza) come la mozione non fosse utile, rispetto invece a un testo da loro proposto che in tema di sicurezza si limitava ad esprimere un mero ringraziamento alle forze dell’ordine (senz’altro giusto, infatti la mozione è stata approvata, ma anche assolutamente priva di proposte concrete).

Una bella lettera di elogio che non richiama all’azione e non evidenzia i problemi è molto meglio di una stringente richiesta di maggior personale e maggiori dotazioni?

Si vuole elogiare l’Esecutivo, nascondendo i problemi e l’incapacità di fare una battaglia giusta per il territorio perché non si è in grado di chiedere ai propri rappresentanti al Governo di intervenire concretamente? La tanto sbandierata richiesta di sicurezza, dov’è finita?

La mozione conteneva citazioni dei programmi elettorali nazionali delle principali forze politiche, Pd, M5S, Lega, FI ed anche di FdI. Perché astenersi da una mozione senza alcun riferimento politico ma solo di aiuto alla città? Perché l’ideologia viene prima delle idee e dei fatti concreti. Perché è più facile urlare “Al lupo, al lupo!”, sfruttare la situazione per scopi di consenso politico e cercare qualche like, piuttosto che provare a risolvere fattivamente i problemi.

Come risulta surreale questa continua narrazione che ribalta la verità dei fatti: la destra che governa ormai da più di due anni, che ha per legge dello stato la responsabilità prevalente dell’ordine pubblico, che gestisce il ministero dell’interno, della difesa, le forze dell’ordine, le prefetture, le questure, le politiche migratorie, riesce solo ad incolpare della situazione qualche sparuto sindaco sul territorio, per problemi sulla cui competenza deve solo guardarsi allo specchio.

Al Governo nazionale afferiscono direttamente oltre 300mila unità di personale delle quattro forze dell’ordine. Mentre i sindaci, a livello nazionale, hanno complessivamente a disposizione poche decine di migliaia di agenti di polizia locale che devono soprattutto occuparsi per legge di altre funzioni, né hanno formazione o strumenti adeguati ad  affrontare certe tipologie di reati criminali. A livello locale i Comuni devono occuparsi per legge prevalentemente delle altre e fondamentali sicurezze come, ad esempio, la messa in sicurezza degli edifici pubblici, il controllo idrogeologico, il controllo delle infrazioni stradali, l’educazione stradale, la polizia amministrativa e del commercio; ma la gestione delle forze dell’ordine, del contrasto alla criminalità, la gestione dei flussi migratori, è assolutamente competenza del Ministero degli Interni.

I Comuni e la politica locale possono chiedere e stimolare, non possono assumere o deliberare per altri. Noi abbiamo chiesto, per altri non è importante: ci chiediamo quante volte i parlamentari modenesi della destra al Governo del Paese siano stati interpellati, sollecitati, spronati per intervenire a favore del territorio modenese in tema di sicurezza. Il dubbio è che faccia comodo lasciare tutto così perché soffiando sulle paure si presume che il consenso vada a destra, ma gli italiani – e i modenesi – sono capaci di distinguere le responsabilità.

 

















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