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Solidarietà alla sindaca di Mirandola, Budri per gli attacchi ricevuti

“Stigmatizziamo qualsiasi forma di minaccia e ingiuria nei confronti di qualsivoglia esponente politico, qualunque sia il partito o lo schieramento cui fa riferimento. Per questo esprimiamo la nostra solidarietà alla sindaca di Mirandola, Letizia Budri, e auspichiamo che chiunque sia l’autore di queste vili minacce, come sempre sono codarde le minacce, ancor più se anonime, sia individuato e chiamato a rispondere delle proprie azioni”: questo il commento del segretario del Pd provinciale Stefano Vaccari, del coordinatore del Pd della Bassa Modenese Simone Silvestri e del vicesegretario vicario del Pd città di Modena Carmelo De Lillo.

Sappiamo bene come possa essere amaro il sapore delle minacce – continuano gli esponenti Dem – perché tanti sono gli amministratori e gli esponenti politici del Partito Democratico che sono stati oggetto di intimidazione, sia perché operanti in zone ad alto tasso di criminalità organizzata, sia perché vittime dei deliri no vax. Non accettiamo dunque nessuna lezione in tal senso dagli esponenti di centro destra. Per questo, oggi, siamo con tanta maggior forza a fianco della sindaca Budri, perché la contesa politica non deve mai trascendere in violenza, neppure verbale”.

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“Esprimo al sindaco di Mirandola Letizia Budri la sincera solidarietà dei sindaci degli 8 comuni dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord.  Riteniamo che gli attacchi anonimi dei quali è stata vittima in questi giorni non abbiano nulla a che fare con il civile confronto politico” – così il presidente UCMAN, Claudio Poletti.

Sempre più spesso chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica, i sindaci in particolare, è oggetto di “attenzioni” che vanno oltre il ruolo che riveste e finiscono per toccare la sfera privata, che è e deve rimanere sacra, anche quando si riveste un ruolo così esposto. Invitiamo tutti i cittadini a un maggior senso di responsabilità nei confronti di chi è chiamato, in seguito a elezioni democratiche, a svolgere compiti di governo.

Chi ha scelto di candidarsi a un ruolo di responsabilità politica e amministrativa è comunque un cittadino come tutti gli altri e merita rispetto quantomeno per essersi fatto carico di una funzione pubblica. Lo si può criticare sul piano politico, per le scelte amministrative che compie, per le decisioni che prende, ma non lo si può attaccare in quella che è la sua vita privata, nei suoi affetti personali”.

















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