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L’Oncologo dell’Arcispedale Santa Maria Nuova Carmine Pinto coordinerà la rete oncologica regionale

Il dr Carmine Pinto, Direttore della Struttura di Oncologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, è stato nominato Coordinatore tecnico scientifico della Rete oncologica ed emato-oncologica dell’Emilia-Romagna.

La rete regionale (DGR 2316/2022) nasce per garantire ai pazienti la migliore qualità e appropriatezza delle cure in un percorso assistenziale efficace e sicuro che integra l’ospedale e il territorio. La costituzione di gruppi di lavoro al suo interno è stata formalizzata di recente (Determina DGCPSW n. 19376 del 20/09/2024).

Il modello ispiratore della rete è il Comprehensive Cancer Care Network che, nel rispetto delle autonomie locali, tende alla maggiore uniformità possibile sotto il profilo dell’accesso, della gestione clinica e assistenziale, della governance e del monitoraggio dei risultati ai fini clinici e di ricerca. L’obiettivo ultimo è l’offerta di cure, assistenza e servizi di qualità elevata, al tempo stesso compatibili nell’aspetto fondamentale della prossimità.

Al dr Pinto la Direzione generale augura buon lavoro.

 

La Rete oncologica ed emato-oncologica regionale

Oncologia di Prossimità: un modello incentrato sulla persona, capace di assicurare la migliore assistenza attraverso i diversi setting di cura, dall’ospedale per acuti, alle case di comunità, al domicilio stesso del malato. Per una categoria di pazienti tanto vulnerabili è fondamentale garantire continuità tra ospedale e territorio e un equo accesso ai servizi sanitari di riferimento. Sono definiti a livello regionale i criteri e gli standard strutturali, organizzativi, tecnologici e qualitativi di prestazioni e attività utili a individuare le strutture territoriali nelle quali svolgere le attività oncologiche e oncoematologiche, le figure professionali necessarie e le competenze adeguate.

Modello organizzativo: Comprehensive Cancer Care Network dell’Emilia-Romagna (CCCN).

L’assetto già consolidato nelle diverse province, il diffuso livello qualitativo medio-alto delle strutture presenti in regione portano a privilegiare questo modello che esprime una relazione strutturata e organizzata, gestita da un’autorità centrale (la Regione) preposta alla macroprogrammazione di istituzioni complementari e sinergiche per un medesimo obiettivo di cura.

Nel CCCN si distinguono tre livelli operativi:

Centri di I livello: strutture che erogano prestazioni oncologiche ed emato-oncologiche in prossimità, in linea con i programmi e gli indirizzi definiti nella normativa nazionale, regionale e locale e previa valutazione di appropriatezza e sicurezza (es. all’interno di Ospedali di Comunità, Case di Comunità);

Centri di II livello: ospedali distrettuali in grado di assicurare, all’interno del coordinamento di rete e in continuità con i centri di III livello, prestazioni diagnostiche, terapeutiche e assistenziali oncologiche ed emato-oncologiche;

Centri di III livello: ospedali polispecialistici nei quali sono presenti tutte le competenze di interesse oncologico ed emato-oncologico, le dotazioni tecnologiche a elevata complessità e i programmi di formazione continua e di ricerca.

















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