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Analisi Lapam sul comparto meccanica, Modena 7^ provincia in Italia per specializzazione nel settore

Gruppi (presidente Lapam Meccanica): «Le nostre imprese risaltano per la loro forte territorialità, ma necessitiamo personale»

+7% nella produzione per il comparto della riparazione di macchinari nel primo bimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. +13,1% di export di autoveicoli nel 2023 sul 2022. Nonostante dati incoraggianti a livello nazionale, il comparto della meccanica è coinvolto nelle turbolenze del mercato, vista la situazione geopolitica e la stretta monetaria operata dalla Bce. Il settore ha inoltre risentito molto dell’aumento dei prezzi delle commodities, soprattutto energetiche.

L’ufficio studi Lapam Confartigianato ha svolto un’analisi del comparto a livello locale, da cui emerge che Modena è al 7° posto per specializzazione nel settore (6° se si considera l’artigianato): questo grazie al lavoro delle 3.752 imprese della meccanica che si registrano nel territorio della Ghirlandina, di cui oltre la metà artigiane, pari a 1.881 attività (il 50,1%). Nel totale delle realtà modenesi della meccanica operano 45 mila addetti, di cui 20 mila in micro e piccole imprese, pari al 7,4% dell’occupazione complessiva in provincia: si tratta del sesto valore più elevato nel ranking nazionale (l’incidenza media in Italia è il 4,2%). Il settore incide fortemente sull’export complessivo di Modena: oltre la metà dell’export manifatturiero del territorio proviene infatti dalla meccanica, pari a 10,3 miliardi di euro (il 58% dell’export manifatturiero provinciale). Un dato che rappresenta il 39,5% della ricchezza prodotta dall’area.

Anche il comparto meccanica, però, è toccato dalla difficoltà di reperimento di personale. La scarsità di manodopera nel 2023 colpisce il 56% delle figure ricercate dalle imprese della metalmeccanica ed elettronica in provincia di Modena, superiore di 6,9 punti rispetto al 49,1% medio provinciale. Risultano difficili da reperire 9 mila delle 16 mila entrate previste nel settore. Particolarmente difficili da reperire ingegneri dell’informazione, tecnici elettronici e saldatori. Le competenze digitali in metalmeccanica ed elettronica sono richieste al 64,1% delle entrate, e in particolare risulta molto importante per il 26% delle stesse. Le competenze green sono necessarie per il 78,7% delle entrate, e molto importanti per il 36,5%.

«Il nostro territorio è detentore di un livello di conoscenza e specializzazione molto elevato nel settore – afferma Davide Gruppi, presidente della categoria Meccanica Lapam Confartigianato – grazie al know-how delle imprese e degli imprenditori della meccanica, con un saper fare diffuso apprezzato e riconosciuto dentro e fuori i confini nazionali. Come emerge dai numeri è un settore altamente competitivo, chiave anche nel favorire l’innovazione e l’efficientamento che accompagnano le transizioni green e digitale. Per continuare a rimanere leader abbiamo bisogno di azioni concrete da parte degli organi decisori, che tutelino il nostro comparto sia in Italia che all’estero, garantendogli quel grado di riconoscenza del saper fare tipico dei nostri artigiani: durante l’anno precedente siamo dovuti ricorrere alla cassa integrazione per limitare le conseguenze economiche che inflazione, rincaro dell’energia e dei prezzi in generale hanno provocato sulle nostre attività, con un numero di ore autorizzate nelle imprese modenesi in crescita del 57,1% rispetto alle 1.042 mila ore autorizzate nel 2022. Ora è il momento che la politica contribuisca a sostenere le nostre realtà, capaci di distinguersi in tutto il mondo grazie alla loro forte territorialità».

















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