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Raid furtivi negli spogliatoi di una società sportiva nella Val d’Enza: denunciati due giovani

Sarebbero responsabili di una serie di raid furtivi compiuti negli spogliatoi di una società sportiva della Val d’Enza, dove giovani impegnati in attività calcistiche amatoriali, venivano derubati di felpe e scarpe di prestigiose griffe. A queste conclusioni sono giunti i carabinieri della stazione di Quattro Castella a seguito delle indagini avviate in conseguenza alla denuncia sporta dai derubati. Per questi motivi, con l’accusa di concorso in furto aggravato, i carabinieri della stazione di Quattro Castella hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 18enne e un 17enne residenti nel reggiano.

Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

I raid furtivi compiuti tra il 14 e il 18 dicembre denunciati ai Carabinieri di Quattro Castella, avrebbero avuto come oggetto gli spogliatoi di una società sportiva della Val d’Enza. Furti in fotocopia che avevano visto i ladruncoli impossessarsi in un caso di una felpa e di danaro per 180 euro, in un secondo caso di un giubbotto ed in un terzo caso di un paio di scarpe: furti riguardanti capi di prestigiose marche compiuti mentre i derubati erano impegnati in attività sportive.

A dare la svolta alle indagini uno dei presunti ladruncoli, ovvero il minorenne, che a ridosso del Natale si presentava spontaneamente ai carabinieri di Quattro Castella consegnando un paio di scarpe, che per sua ammissione aveva rubato unitamente ad un amico 18enne. I  due si sarebbero introdotti negli spogliatoi del campo sportivo utilizzando le chiavi di accesso ai locali in disponibilità del 18enne. Quest’ultimo sentito dai carabinieri, dopo le prime dichiarazioni reticenti sempre a ridosso di Natale si presentava spontaneamente ai carabinieri consegnando il giubbotto oggetto di uno dei tre furti. Scarpe e giubbotto venivano quindi restituiti ai derubati mentre i due presunti ladruncoli alla luce degli elementi raccolti a loro carico venivano denunciati alla Procura reggiana e alla Procura minorile del capoluogo felsineo in ordine al reato di concorso in furto aggravato.

 

















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