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Modena, allerta caldo: i consigli per bambini e anziani

È allerta meteo per il caldo: nella giornata di venerdì 25 agosto in città sono previste temperature che arriveranno anche ai 38 gradi. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile hanno emesso quindi un’allerta arancione per “temperature estreme” valido per tutta la giornata che interessa le zone di pianura di gran parte del territorio regionale.

L’attenzione dovrà essere alta soprattutto nei confronti degli anziani che, insieme ai bambini, costituiscono la fascia di popolazione che soffre maggiormente il caldo.
A Modena il Piano Estate sicura prevede infatti un monitoraggio particolare per la popolazione anziana che a maggior ragione dovrebbe evitare di uscire nelle ore più calde del giorno, bere tanto e mangiare alimenti freschi.
In generale, per contrastare il caldo i cittadini possono mettere in atto alcune buone pratiche, come evitare esposizioni dirette al sole e l’assunzione di alcolici o di bevande ghiacciate, fare pasti leggeri, chiudere le imposte nelle ore più calde, limitare l’uso di fornelli e forno, non indirizzare i ventilatori direttamente sul corpo, fare bagni e docce con acqua tiepida, non assumere integratori senza parere medico, passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata.
Inoltre, soprattutto alle persone anziane si raccomanda di evitare di stare soli, di tenere a portata di mano i numeri telefonici da chiamare in caso di bisogno e di chiamare il medico in caso di malessere.
Il Piano Estate sicura, a cura del Settore Politiche sociali del Comune, in collaborazione col Dipartimento di Cure primarie dell’Azienda Usl e con le associazioni che fanno parte del gruppo di lavoro operativo, si avvale infatti anche di un numero verde (800-493797) che offre accoglienza e ascolto a chi è in difficoltà psicologica a causa dell’isolamento; facilita l’attivazione dei servizi sociali o sanitari; fornisce informazioni su servizi e farmacie e attiva il pronto intervento.
Il Punto unico di accesso sociosanitario (Cot, Centrale operativa territoriale), inoltre, ha mappato gli anziani di oltre 75 anni che vivono soli o con altri anziani e senza figli residenti in città. Per queste persone a rischio fragilità, circa 5.800, è stato stilato un elenco suddiviso in base ai medici di medicina generale che provvedono a contattare il Puass in caso di criticità. I medici possono anche indicare nuovi casi a cui prestare attenzione e in parallelo, il Puass è in contatto con gli ospedali per raccogliere ulteriori segnalazioni.
I casi segnalati, per lo più persone anziane che vivono sole, vengono contattate telefonicamente a cadenza regolare, solitamente due o tre volte a settimana dai volontari del Telefono Amico che collaborano attivamente con il Servizio di assistenza domiciliare e con i Poli sociali per quest’attività finalizzata anche a far sentire meno sole le persone anziane. Se la persona con la quale era stato concordato l’appuntamento telefonico non risponde, scatta poi l’allerta e si provvede d’urgenza ad accertarne le condizioni.

















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