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Ortofrutta dell’Emilia-Romagna: nuove strategie e tecnologie per rispondere ai cambiamenti climatici, da previsioni meteo più precise alla ricerca sulle fitopatologie

Un fronte comune tra Regione e produttori del settore ortofrutta emiliano-romagnolo per una valorizzazione del settore primario e per far fronte alle difficoltà climatiche che hanno modificato i risultati delle produzioni in campo, in un comparto strategico dal punto di vista economico ed occupazionale.
Dalle strategie per affrontare i cambiamenti climatici, causa di eventi estremi come la siccità, le gelate che hanno investito le produzioni nelle scorse settimane, alle fitopatie.

Questi temi sono stati affrontati ieri nel corso della Consulta agricola regionale, durante la quale le Associazioni delle organizzazioni dei produttori (Aop) e le (Op), hanno illustrato strategie, piano di investimenti e attività dell’ortofrutta emiliano-romagnola, portati avanti tramite l’impiego dei contributi europei Ocm (Organizzazione comune di mercato), con riferimento a tutti i prodotti frutticoli comprese le produzioni di pomodoro e patata.

Il sistema delle Organizzazioni dei Produttori emiliano-romagnoli ha un forte livello di aggregazione, costituendo un grande patrimonio economico e sociale, una delle filiere che contribuiscono maggiormente sul piano occupazionale. Rilevante è il loro impegno nel garantire ricerca sul campo e varietale, sulle difese alle fitopatie nonché quello sulla sensoristica e la messa in rete ancora delle informazioni per avere dati meteo condivisi che aiutino a gestire per quanto possibile le previsioni su fenomeni meteorologici avversi.

“L’ortofrutta in Emilia-Romagna sta attraversando una crisi strutturale dovuta principalmente agli effetti dei cambiamenti climatici, e serve darle una prospettiva. È un settore decisivo e strategico per la nostra economia. Come Regione – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- stiamo affiancando le imprese per il sostegno al reddito attraverso la corretta implementazione e gestione degli interventi settoriali per ortofrutta e patate attuati dalle Aop e dalle Op e attraverso i bandi dello Sviluppo Rurale, continueremo a fare tutto il possibile per ribadire questa centralità rispetto al Governo e al livello europeo. Partendo da una maggiore competitività delle filiere, l’abbassamento del costo del lavoro, la gestione del rischio in agricoltura, la ricerca varietale e la valorizzazione nei mercati. Temi che abbiamo già sottoposto all’esecutivo nazionale”.

L’assessore ha garantito che verrà riproposto nelle prossime settimane il bando per finanziare i sistemi antibrina e saranno garantite inoltre le risorse per i fondi Agrifidi. Ha definito l’incontro molto interessante e utile. Bisogna investire in ricerca come già la Regione ha fatto con il bando da 2 milioni di euro.
Mammi ha, inoltre, proposto di fare un incontro con il Ministero e le rappresentanze delle imprese dell’ortofrutta per capire meglio il funzionamento del sistema AgriCAT attivato dal Ministero per la copertura dei danni da gelate, vista la situazione che si è verificata nei campi nelle notti dal 5 al 7 aprile.

Evidenziati, per aggredire i problemi irrigui a fronte di una crescente siccità, gli importanti investimenti che stanno facendo i Consorzi di Bonifica, in collaborazione con la Regione, per 700milioni di euro. Un vero e proprio piano Marshall per garantire almeno 80-100 milioni di metri cubi di acqua in più sul territorio ogni anno.

















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