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Il monsone: il 15 aprile a San Prospero Beppe Casales porta in scena una storia di sfruttamento e ribellione nell’Italia del caporalato

All’Auditorium Volmer Fregni il gran finale de ‘La calda Stagione’ di TiPì, con lo spettacolo vincitore della Selezione Visionari 2022

“Tante piccole gocce da sole non sono niente, tante piccole gocce tutte insieme fanno il monsone”: sarà una storia che parla di oppressione, ribellione e dell’insensatezza di un sistema che tollera lo sfruttamento quella che Beppe Casales – attore e narratore che nella sua carriera ha collaborato, tra gli altri, con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon e Mirko Artuso – porterà, con il proprio talento di interprete, sul palco dell’Auditorium Volmer Fregni di San Prospero sabato 15 aprile, alle ore 20.45, per il gran finale de ‘La calda Stagione’ di TiPì.

Che cibo arriva sulle nostre tavole, ogni giorno? Le zucchine, i pomodori che mangiamo, come vengono raccolti? Compriamo e mangiamo frutta e verdura ma non sappiamo che spesso dietro a quel lavoro c’è sfruttamento, caporalato e addirittura schiavismo.

Un ragazzo indiano di nome Harjeet viene in Italia per lavorare. Diventa velocemente vittima del caporalato che gestisce il lavoro agricolo nell’Agro Pontino. Harjeet è l’ultimo anello di una catena di sfruttamento che parte dalla grande distribuzione dei supermercati e finisce nelle serre dove si coltiva la verdura.

“Il monsone” è uno spettacolo pensato come un concept album. Musica, voce e immagini compongono i pezzi di un processo al contrario: l’uomo sfruttato si ribella e per questo deve essere punito.

Il solo tentativo di ribellarsi allo sfruttamento viene percepito come una sconsideratezza, una mancanza di riconoscenza dello sfruttato nei confronti sia del sistema economico che lo sfrutta, sia nei confronti dello Stato che lo tollera. Lo sfruttato che si ribella è un arrogante che non sta al suo posto.

Queste le premesse di un processo nel quale ogni protagonista trova voce e musica: un giudice meteoropatico, Harjeet lo sfruttato, la giovane ragazza che si ribella, il padrone che da accusato si trasforma in accusatore, il supermercato canterino e spensierato.

Tutti aspettano il monsone, il vento che porterà la pioggia del cambiamento.

 

La rassegna teatrale di TiPì è promossa dall’Associazione Nahìa insieme al Comune di San Prospero, con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

La biglietteria è aperta lunedì e mercoledì dalle ore 17.00 alle 19.30 e un’ora prima degli spettacoli.

Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere tramite e-mail a progetto.tp@gmail.com, e via WhatsApp al 331.7487202. Prevendite sul sito www.diyticket.it.

Consultare la pagina Facebook TiPì – Stagione di Teatro Partecipato e il profilo Instagram stagione.tp.

 

 

















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