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Pnrr, in regione finanziati ad ATERSIR fino a oggi 8 progetti per un totale di quasi 53 milioni di euro

ATERSIR – l’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti -ha svolto un lavoro articolato, consistente e preciso in sinergia con gli Enti Locali e i Gestori, permettendo la candidatura di numerose proposte, all’interno dei bandi del PNRR, relative a progetti per la meccanizzazione della raccolta differenziata, impianti per il trattamento e riciclo dei rifiuti e impianti innovativi per particolari tipi di rifiuti (rifiuti da spazzamento delle strade, rifiuti tessili, fanghi di depurazione). Lo scopo è quello di dare una forte spinta all’economia circolare sul territorio e alla digitalizzazione con strumenti all’avanguardia, migliorando ulteriormente la raccolta differenziata nella nostra regione e permetteranno la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.

Per alcune linee di finanziamento sono state pubblicate le prime graduatorie e ad ATERSIR è stato comunicato il finanziamento delle seguenti iniziative:

  1. Per quanto riguarda gli impianti (Linea B del Bando) “Impianto trattamento rifiuti urbani ingombranti, pneumatici e plastiche rigide” (Cadelbosco di Sopra – RE) del gestore S.A.Ba.R. Servizi srl, per un importo ammissibile di 12.394.521 €
  2. Per quanto riguarda particolari tipologie di rifiuti (Linea C del Bando) – 6 progetti per un totale di circa 30 milioni di euro ammessi a finanziamento
  • Gestore Aimag SpA “Impianto trattamento e recupero sabbie derivanti da pulizia di fognature e spazzamento stradale” (Carpi) , importo ammissibile 7.500.000,00 euro
  • Ireti SpA “Realizzazione impianto di inertizzazione fanghi con produzione dei gessi di defecazione presso l’area impiantistica di Mancasale” (Reggio Emilia), importo ammissibile  5.750.700,00 €;
  • CADF SpA “Depuratore di Comacchio – Costruzione di una area di stoccaggio e di un impianto centralizzato di essiccazione fanghi” (Comacchio), importo ammissibile 5.308.377,88 €
  • Ireti SpA “Realizzazione di comparto di bioessiccamento fanghi presso l’impianto di depurazione acque reflue di Felino – Parma”, importo ammissibile 2.616.270,00 €
  • Ireti SpA “Fornitura ed installazione centrifuga fanghi depuratore Mancasale” (Reggio Emilia), importo ammissibile 461.848,24 €
  • Hera SpA “Realizzazione impianto power to Methane e Upgrading biogas presso area depuratore IDAR di Bologna”, importo ammissibile 8.122.993,04 €.

ATERSIR, per le sue proposte che coprono tutto il territorio regionale, ha ottenuto ad oggi più di 42 milioni di euro per rendere sostenibile e resiliente la gestione dei rifiuti. A breve sarà pubblicata dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica anche la graduatoria riferita alle attrezzature per la raccolta differenziata dei rifiuti, quella con maggiori risorse, per la quale abbiamo presentato, con la decisiva collaborazione dei nostri gestori del servizio, oltre 300 progetti.

Per quanto riguarda gli acquedotti è stato finanziato un importante progetto nella provincia di Parma, avente come beneficiario il gestore del servizio idrico Ireti (gruppo Iren), denominato “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione, il monitoraggio delle reti e la riabilitazione dei tratti di rete” che vale  € 19.497.000 e finanziato dal PNRR per  € 10.687.000.

Si è inoltre in attesa dei risultati relativi al bando su fognatura e depurazione delle acque (Missione 2, Componente 4, Investimento 4.4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

“Con questi finanziamenti, che nel totale superano i 50 milioni di euro – dichiara Vito Belladonna, direttore di ATERSIR – si darà un importante contributo alla gestione sostenibile dei rifiuti grazie alla possibilità di recuperare materiali anche più di nicchia come le plastiche rigide, i pneumatici e le materie presenti nei rifiuti ingombranti ma anche le sabbie presenti nei rifiuti da spazzamento delle strade; si andrà a migliorare il trattamento dei fanghi negli impianti di depurazione con interventi tecnologici importanti, fino ad un intervento ad alto contenuto di innovazione come quello a Reggio Emilia per la produzione di gessi di defecazione a partire dai fanghi del depuratore oppure quello sul depuratore delle acque di Bologna (IDAR), relativo alla produzione di biometano dalle acque reflue, presentato nei giorni scorsi con il Sindaco di Bologna ed Hera, in quanto inquadrato nelle strategie comunali per l’obiettivo della carbon neutrality di Bologna al 2030. Ulteriore soddisfazione per il progetto riferito alla riduzione delle perdite idriche nella provincia di Parma alla luce della severità idrica alla quale si paga negli anni più recenti un prezzo sempre più alto”. 

















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