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Sequestrata e picchiata per dieci giorni, poi la fuga: l’incubo di una giovane di Maranello

Tutto avrebbe avuto inizio a fine luglio quando la giovane, di origini pugliesi ma residente a Maranello, avrebbe raggiunto assieme ad un’amica un casolare dismesso a San Bonifacio, nelle campagne veronesi, rifugio per alcuni senza fissa dimora; tra loro anche un marocchino di 52 anni, con precedenti, che la malcapitata conosceva.

Dopo una notte passata a consumare cocaina, la giovane si sarebbe addormentata: al suo risveglio l’amica era sparita. C’era solo quell’uomo che le avrebbe impedito di andarsene, picchiandola con la pretesa di abusare di lei, stordendola con la droga e rinchiudendola in un pollaio senza finestre. In un’occasione avrebbe anche cercato di strangolarla con un cavo elettrico.

Un incubo terminato il 5 agosto quando, approfittando di un attimo di distrazione del suo sequestratore, la ragazza è riuscita a scappare e a fermare un giovane per strada a San Bonifacio. Lui ha allertato i carabinieri che si sono messi sulle tracce del presunto sequestratore, che alla fine è stato catturato.
Accusato di sequestro di persona, lesioni e rapina, lunedì mattina è comparso davanti al gip, che ha convalidato il provvedimento e disposto la custodia cautelare in carcere.
















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