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Conclusa la visita in Emilia-Romagna dell’’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia

Si è conclusa questa mattina all’Ircss Policlinico Sant’Orsola di Bologna la tre giorni di visita in Emilia-Romagna della delegazione dell’’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia’, composta da sei ufficiali dell’Esercito.

L’Unità ha raccolto il testimone dalla Struttura commissariale dallo scorso primo aprile, con l’obiettivo di guidare questa fase di transizione fino alla fine del 2022, quando le competenze torneranno in carico al ministero della Salute.

E intanto, proprio per fare il punto sullo stato di avanzamento della riorganizzazione e sull’utilizzo delle risorse messe a disposizione per questo scopo dalla Struttura commissariale, l’Unità sta visitando vari ospedali di tutte le regioni.

Iniziato martedì 17 all’ospedale di Parma, il ‘viaggio’ in Emilia-Romagna ha fatto tappa successivamente a Reggio Emilia, Rimini, Ferrara e Bologna.

Oggi pomeriggio la delegazione è stata ricevuta in Regione dal presidente, Stefano Bonaccini, e dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. In collegamento, il direttore dell’’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia’, generale Tommaso Petroni.

“In questi giorni- hanno sottolineato Bonaccini e Donini- abbiamo potuto mostrare gli interventi realizzati dalla Regione insieme alle Aziende sanitarie e ospedaliere per rispondere alla crisi pandemica, una crisi che ci ha colpiti duramente, a cui abbiamo risposto dando prova di resilienza e di grande organizzazione del nostro sistema sanitario pubblico e universalistico, grazie alla professionalità, generosità, umanità dei nostri professionisti sanitari e grazie all’unità delle istituzioni”.

“Abbiamo interpretato in maniera adeguata la vaccinazione- concludono presidente e assessore- sotto la direzione della Struttura commissariale, che ci ha consentito anche nei momenti in cui la circolazione è stata particolarmente alta, di non mandare in crisi la rete ospedaliera.  Ora siamo pronti a guardare avanti con fiducia, facendoci carico delle sfide della sanità post Covid”.
Il punto della situazione in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna al 30 aprile scorso sono stati allestiti 165 nuovi posti in terapia intensiva e 230 in terapia subintensiva, per un investimento complessivo di quasi 68,9 milioni di euro, portato a termine nonostante le inevitabili difficoltà legate all’emergenza sanitaria.

Sul fronte dei Pronto soccorso si sono conclusi 19 interventi, uno è di imminente conclusione e per altri 25 i lavori sono in corso.

Gli interventi sono stati caratterizzati dall’ampliamento degli spazi con nuovi ambienti o dalla riorganizzazione degli esistenti, volti a creare percorsi differenziati per pazienti Covid. Alla fine di questa fase si sarà intervenuto su oltre 26mila metri quadri di strutture, con un investimento di 52,5 milioni di euro. Infine, la Regione si è dotata di 17 nuove ambulanze attrezzate per trasportare pazienti infetti.

Riguardo alla campagna di vaccinazione, l’Emilia-Romagna è una delle regioni che continua a vaccinare di più: ad oggi il 94,3% degli over 12 è stato vaccinato con ciclo completo, e sono già state somministrare quasi 2.900.000 dosi aggiuntive.

















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