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Covid, il Sindaco di Modena: “Col Green pass giusto prevedere maggiori libertà”

“Grazie al vaccino la fase emergenziale è terminata; anche se la pandemia mondiale non è finita, i rischi maggiori sono quasi esclusivamente per chi non si è vaccinato. Già ad aprile dicevo che era giusto prevedere maggior libertà per i vaccinati. A maggior ragione oggi, che oltre l’80 per cento dei vaccinabili ha ricevuto almeno una dose, è importante dare risposte al mondo dello sport e dello spettacolo che sono ancora in grande difficoltà. In questa direzione vanno le dichiarazioni di diversi esponenti dell’esecutivo e il dialogo aperto con la Conferenza Stato Regioni”.
È quanto ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli giovedì 23 settembre nell’informazione al Consiglio comunale sull’andamento del Covid-19.

Dopo aver ricordato l’attuale tendenza in calo dei contagi e la complessiva buona gestione della circolazione del virus in Italia più in generale durante tutta l’estate, senza però dimenticare “che di Covid si continua a morire e questo rimane il dato più pesante e drammatico”, il sindaco ha osservato: “Credo che ci saranno presto le condizioni per procedere a un ampiamento delle capienze per teatri e cinema. Probabilmente a fine mese, dopo le valutazioni del Cts, la capienza sarà portata intorno al 75-80 per cento, per poi progettare il rientro al 100 per cento. Nella valutazione di fine mese potranno essere incluse anche le discoteche: il settore discoteche e sale da ballo – ha continuato – è praticamente l’unico a cui non è stato concesso di ripartire e il fatto che sia stata un’estate in zona bianca, rende tutto questo particolarmente difficile da accettare. Sarebbe giusto potessero finalmente ripartire, accedendovi col Green pass”.

Sul Green pass il sindaco ha sottolineato quindi come sia “lo strumento che ci ha permesso di riprendere le attività sportive, sociali, comunitarie, della cultura; lo strumento che ci fa andare al ristorante, a teatro o allo stadio in sicurezza. Inoltre – ha aggiunto – con l’estensione c’è stato un incremento delle vaccinazioni”. Vaccinazioni che a Modena hanno superato il milione di dosi inoculate, mentre si avvicina al mezzo milione il numero dei completamente vaccinati che in Regione hanno superato i 3 milioni (6,3 milioni le persone che hanno ricevuto la prima dose); partita in questi giorni, infine, la programmazione delle terze dosi, che saranno inoculate in via prioritaria a trapiantati e immunodepressi. La casa farmaceutica Pfizer ha annunciato, inoltre, che il suo vaccino contro il Covid-19 funziona anche nella fascia d’età 5-11 anni e chiederà l’autorizzazione agli enti regolatori, anche se le valutazioni scientifiche sono ancora tutte da fare.
Per quanto riguarda i contagi a livello territoriale, alla data del 22 settembre i casi di Covid-19 nella provincia di Modena da inizio epidemia sono stati 71.355 con 1.814 deceduti, 68.284 guariti e 1.257 persone con malattia in corso, delle quali 57 ricoverate in ospedale e 1.200 in isolamento domiciliare. Nel territorio comunale di Modena i casi sono stati in tutto 19.373 di cui 532 deceduti, 18.461 guariti e 380 con malattia in corso. Dalla fine di luglio la sanità modenese aveva registrato un modesto aumento dei ricoveri che è diminuito nell’ultima settimana.
Per quanto riguarda la ripresa scolastica, a oggi i dati sono tali da non destare preoccupazioni nelle autorità sanitarie, “ma è evidente che sono passati troppi pochi giorni per una valutazione complessiva sui nuovi protocolli anti covid”, ha affermato il sindaco spiegando che in tutta la provincia di Modena le classi intere in quarantena attiva sono tre, di cui una nel comune di Modena; sempre sull’intero territorio provinciale vi sono poi ulteriori 15 classi con solo alcuni alunni in quarantena in quanto contatti stretti.

Anche sul fronte della ripresa economica italiana, i segnali positivi confermati dal presidente Mario Draghi hanno contribuito a rasserenare una parte della popolazione, “ma resta il fatto che – ha ribadito Muzzarelli – la recessione economica determinata dal virus ha colpito in particolare giovani e donne, oltre a chi si trovava in una situazione economica complicata, accentuandone le difficoltà. La lotta alle disuguaglianze rimane pertanto il primo obiettivo della politica economica post Covid. Il dibattito politico dei prossimi mesi – ha continuato – dovrà avere al centro il pieno compimento della ripartenza economica e sociale delle nostre città italiane. Servirà collaborazione tra tutti i livelli istituzionali e sarà altresì necessario iniziare davvero la stagione dei grandi investimenti europei. Il vaccino e la tenuta della sanità pubblica ci mettono nelle condizioni di svoltare definitivamente”, ha concluso il sindaco.

















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