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Fusione Fca-Psa, Fim: “Stellantis strategica per occupazione anche a Modena”

«Le nozze con Psa rappresentano una grossa opportunità per il gruppo Fca, gli stabilimenti italiani e la loro prospettiva futura, soprattutto per la messa in sicurezza dell’occupazione». Lo afferma il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti commentando il via libera all’aggregazione Fca-Psa e alla nascita di Stellantis, che diventa il quarto gruppo mondiale automobilistico.

«Il settore dell’automotive è fortemente condizionato dalla necessità di grandi risorse finanziarie e tecnologiche per far fronte ai cambiamenti in corso sulla mobilità e il cambio delle motorizzazioni – spiega Uriti – La fusione di Fca e Psa in Stellantis può produrre sinergie, vantaggi su piattaforme e modelli per affrontare positivamente questi cambiamenti senza mettere in pericolo i posti di lavoro. Noi della Fim Cisl presidieremo con determinazione le scelte e i piani industriali futuri di Stellantis per evitare contraccolpi sull’occupazione nel nostro territorio».

È già partita la richiesta di incontri sindacali ai vari livelli, da quello nazionale a quello europeo e mondiale; il confronto con il gruppo Stellantis partirà dai nuovi piani industriali.

«Per noi è importante il rilancio di marchi italiani come Maserati – prosegue Uriti – Ci aspettiamo buoni risultati dalla nuova super sportiva MC20, presentata a Modena lo scorso autunno.

È una vettura di nicchia in grado di garantire un futuro allo stabilimento modenese, nel quale lavorano circa 250 persone nella parte strettamente produttiva, mentre con gli indiretti e progettisti arriviamo a oltre 1.500 occupati. Bisogna tener conto, infatti, che per Maserati la nostra città rappresenta soprattutto il centro per la progettazione e sviluppo, con tutto quello che significa in termini di filiera e indotto.

Per quanto riguarda la Ferrari, ha una gestione autonoma e non è direttamente coinvolta nel nuovo gruppo.

In Stellantis, comunque – aggiunge il segretario dei metalmeccanici cislini di Modena e Reggio – la Fim è pronta ad affrontare con buone relazioni sindacali anche sfide impegnative se queste hanno come obiettivo investimenti, prospettive positive per stabilimenti e occupazione. Siamo invece indisponibili quando questi obiettivi non vengono garantiti e si mettono in discussione gli interessi dei lavoratori.

È il nostro modo di essere e fare sindacato e – conclude Giorgio Uriti, segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – l’abbiamo dimostrato in questi anni nei momenti di difficoltà, quando abbiamo contribuito al salvataggio di Fiat e alla crescita del gruppo Fca».

















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