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Filcams Cgil Modena: sciopero il 20 ottobre delle lavoratrici del Gruppo Kidiliz Italia per l’incertezza sul futuro

Sciopero per l’intera giornata delle lavoratrici dei negozi di abbigliamento per bambini a marchio “Z” del Gruppo Kidiliz Italia e delle lavoratrici della sede amministrativa, martedì 20 ottobre con presidio davanti alla stessa sede amministrativa di Spilamberto dalle ore 10 sino alle 12 (via Toscana, 2).

Le lavoratrici rischiano il posto di lavoro a seguito della procedura di amministrazione controllata avviata sia nella capogruppo francese che nel Gruppo Kidiliz Italia.

A rischiare il posto sono 600 persone distribuite su una rete di circa 150 negozi, sparsi in tutto il territorio nazionale. A Modena sono interessate circa 40 lavoratrici  dei negozi a marchio “Z” presso I Portali di Modena e del centro Commerciale Panorama di Sassuolo, e presso la sede amministrativa a Spilamberto, a cui si aggiunge anche il punto vendita della vicina Reggio Emilia.

La mobilitazione proclamata dalla Filcams Cgil, e approvata a maggioranza dall’assemblea delle lavoratrici, si rende necessaria per richiamare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sui problemi dell’azienda e della tenuta occupazionale.

L’esito della procedura è infatti incerto e ad oggi non ci sono informazioni chiare sul destino dell’azienda e dei dipendenti. Già ora la continuità operativa dell’azienda è in dubbio, mentre le lavoratrici si vedono sospesa parte delle retribuzioni e degli istituti contrattuali.

I sindacati chiedono tempestivamente che venga aperta una “procedura secondaria” di concordato preventivo, senza lasciare che la gestione si svolga tutta Oltralpe. Questa procedura garantirebbe, tra le altre cose, la certezza dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali per dare copertura alle lavoratrici, qualora l’attività dovesse interrompersi. Si confida nella responsabilità dell’azienda per la tutela delle lavoratrici che in questi anni hanno contributo ai profitti del Gruppo che ancora nel 2017 aveva raggiunto un fatturato di 427 milioni di euro.

 

















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