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Dilapida i risparmi della madre invalida, denunciato un 65enne reggiano

Alla morte del padre si era fatto carico di seguire la madre invalida, impegnandosi tra l’altro a pagare bollette e affitti. Per questo si era cointestato il conto con la madre alimentato dalla pensione di reversibilità di quest’ultima. Ha fatto tutto tranne che provvedere a tale incombenza operando per circa un anno sul conto della madre dove ha lasciato soli 12 euro. Alla madre, invece, ha lasciato le bollette del telefono, della luce, del gas e gli affitti da pagare che per diversi mesi non aveva pagato tanto che alla povera donna erano state staccate le utenze.

Per questi motivi i carabinieri di Bagnolo in Piano, a cui la donna con l’altro figlio si è rivolta, a conclusione delle indagini hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 65enne reggiano ritenuto responsabile del reato di appropriazione indebita essendosi impossessato di oltre 10.000 euro che ha sottratto dal conto della madre grazie alla possibilità di potervi liberamente operare alla luce degli accordi presi in famiglia.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri alla morte del padre, avvenuta nella primavera dell’anno scorso, l’odierno indagato di comune accordo con i familiari si era fatto carico di accudire l’anziana madre, peraltro invalida, e per questo si faceva cointestare il conto ottenendo il bancomat al fine di soddisfare le spese giornaliere e operare sul conto per pagare le varie utenze e l’affitto dove a donna abita. Lo scorso mese di giugno la madre si rivolgeva ad altro figlio lamentando problemi sulla linea telefonica di casa che non funzionava. Interpellata la società erogatrice del servizio il figlio apprendeva che la linea era stata staccata per insolvenza in quanto vi erano tre fatture non pagate. Sebbene il fratello lo rassicurasse imputando il fatto ad un errore della società telefonica, l’altro figlio della donna effettuava alcune verifiche sul conto corrente bancario, accertando che il saldo era di appena 12 euro. I carabinieri di Bagnolo in Piano a cui la donna scoperto l’accaduto sporgeva denuncia, attraverso accertamenti bancari hanno quindi verificato che il figlio le aveva svuotato il conto, effettuando prelievi e spese personali per oltre 10.000 euro.

Accertati i fatti il 65enne, a cui peraltro gli veniva sequestrata la macchina del defunto padre con cui girava senza assicurazione e senza aver fatto il passaggio di proprietà, veniva denunciato dai carabinieri di Bagnolo in Piano alla Procura reggiana con l’accusa di appropriazione indebita.

 

















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