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Turismo, al via bando regionale per sostenere le attività delle Pro Loco

Nuove risorse in arrivo dalla Regione per promuovere in chiave di sviluppo dell’offerta turistica le bellezze naturali, il patrimonio artistico e culturale, oltre ai prodotti dell’artigianato e alle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna, attraverso l’attività delle Pro Loco iscritte all’apposito registro regionale.

Semaforo verde dalla Giunta regionale al bando che sostiene i programmi delle associazioni locali di volontariato per l’anno in corso. A disposizione un bugdet di 200.000 euro per la concessione di contributi che arrivano a coprire fino all’80% delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti. Le domande devono essere inviate entro il 31 agosto prossimo all’indirizzo di posta elettronica certificata comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it.

“Le Pro Loco- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini- hanno un ruolo strategico per lo sviluppo turistico locale, soprattutto nelle aree interne del nostro Appennino. Un ruolo che, attraverso il lavoro di migliaia di volontari, rappresenta un valore aggiunto per la promozione del territorio in tutti i suoi aspetti e, in particolare, per la valorizzazione dei tanti tesori storico-artistici presenti nei piccoli centri. Grazie ad una legge regionale che risale al 2016 per il quarto anno consecutivo finanziamo direttamente i loro programmi di attività che, in un momento così critico, possono dare  un contributo molto importante per ripartire in sicurezza dopo l’emergenza Covid”.

 

Cosa prevede il bando

I contributi finanziano progetti che spaziano dalla promozione dei prodotti e servizi turistici alla valorizzazione del patrimonio culturale,  delle aree di pregio ambientale, oltre che dei prodotti tipici del territorio. Spazio anche alle attività ricreative ed educative rivolte a bambini e giovani e a progetti per lo sviluppo di sistemi innovativi di diffusione delle informazioni territoriali.

Per partecipare al bando le Pro Loco dovranno aggregarsi in “cordate”  di non meno di quattro associazioni locali, con la Pro Loco capofila che presenterà la domanda di contributo per conto dell’aggregazione. I programmi devono avere un budget previsionale di spesa compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 50 mila euro.

Per la formazione della graduatoria dei programmi sarà data priorità agli interventi per lo creazione di nuovi prodotti turistici come gli itinerari naturalistici e i cammini, con particolare rilievo ai territori appenninici, lo sviluppo di attività innovative e il livello di sinergia organizzativa con gli enti locali.

















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