Comune di Modena e Fondazione di Modena hanno approvato il protocollo d’intesa per delineare la nuova governance del progetto “Ago – Modena Fabbriche Culturali” con l’intenzione di rafforzare le sinergie tra le Istituzioni e gli Istituti culturali coinvolti nel progetto e la sua programmazione strategica.
L’accordo, approvato dalla Giunta comunale e dal CDA della Fondazione nella giornata di martedì 21 luglio, istituisce un Tavolo di coordinamento per lavorare all’individuazione di un modello stabile di governance in grado di favorire la coesione e fornire unità e identità al sistema culturale cittadino per proporre un’offerta culturale in grado di accrescere la proiezione internazionale del sistema Modena, la crescita di una società della conoscenza, la valorizzazione della ricerca e l’attrazione di capitali e talenti.
“In questa prima metà del 2020 – afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – con soddisfazione abbiamo accolto l’ok della Soprintendenza agli interventi previsti nel progetto di riqualificazione del primo stralcio funzionale del complesso Sant’Agostino nell’ambito del nuovo Polo della Cultura che comprende anche Palazzo dei Musei ed ex Ospedale Estense, dove i lavori sono già in corso da mesi. Dopo il via libera ai cantieri – continua Muzzarelli – ora bisogna accelerare sulla governance da mettere in campo, partendo dal coinvolgimento dei quattro enti che partecipano al progetto, per fare di Ago – Modena Fabbriche Culturali il traino del sistema culturale cittadino, per creare nuove sinergie, valorizzare l’attività di tutti gli Istituti coinvolti e aprirsi ad eventuali altri soggetti pubblici o privati che potranno partecipare al progetto per il bene comune. L’obiettivo è andare verso un soggetto giuridico autonomo in cui tutte le Istituzioni e gli Istituti culturali possano dialogare e integrarsi”.
“Con l’accordo siglato nei giorni scorsi entriamo nel vivo del progetto culturale AGO Modena Fabbriche Culturali – aggiunge il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli – delineando un nuovo assetto organizzativo che consentirà di mettere a fuoco la programmazione futura, in continuità con gli obiettivi portati a termine negli ultimi anni, frutto dell’azione congiunta di enti, istituzioni e rappresentanti della comunità: il Centro di Ricerca sulle Digital Humanities DHmore, il centro per l’innovazione didattica Future Education Modena, la digitalizzazione della Biblioteca Estense. La logica è quella di continuare a lavorare insieme, in una proficua sinergia tra soggetti istituzionali pubblici e privati, per il pieno svolgimento di questo ambizioso progetto”.
Il Protocollo d’intesa firmato da Comune e Fondazione, che potrà essere sottoscritto da altri soggetti o enti, prevede che la futura governance dovrà consentire alle quattro istituzioni coinvolte (Comune, Fondazione, Unimore e Mibac) di individuare insieme l’orientamento strategico della programmazione culturale, oltre che di elaborare, pianificare e valorizzare il palinsesto di attività e iniziative culturali in forma diretta e attraverso gli stessi istituti culturali che partecipano al progetto.
Inoltre, la forma del soggetto giuridico da individuare deve assecondare la caratterizzazione principale di Ago-Modena Fabbriche Culturali, incentrata su un equilibrio di rapporti tra soggetti pubblici e privati. La forma possibile su cui potrà essere svolta la prima fase di approfondimento ed elaborazione è la Fondazione di Partecipazione, un modello ibrido tra la Fondazione e l’Associazione, con una governance simile alla Fondazione.
L’accordo prevede pertanto l’istituzione di un gruppo di lavoro per promuovere la costituzione del nuovo soggetto giuridico che dovrà essere valutata da Commissione tecnica e organi di indirizzo degli enti coinvolti nel progetto.