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Oggi consiglio generale Cisl, Ballotta: “Ripartiamo dal lavoro e dalle persone”

«Modena è alle prese con una contrazione dell’economia senza precedenti, se non in tempo di guerra. Le stime ci dicono che metà delle famiglie modenesi vedrà diminuire il proprio reddito e in autunno potrebbe esserci un’impennata della disoccupazione, non solo giovanile». Lo ha detto il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta aprendo stamattina a Reggio il consiglio generale (“il parlamentino” interno) del sindacato.

«Una persona su due quest’anno dovrà stringere la cinghia perché perderà un pezzo di benessere, che sia uno stipendio o l’incasso di fatture – ha affermato Ballotta citando previsioni Ocse – Per questo istituzioni pubbliche e parti sociali devono farsi trovare preparate e ripartire dal lavoro. Le parole chiave per noi sono: persone, territorio, innovazione, connettività, investimenti, export, smart working, welfare, formazione, tutela delle fasce più deboli».

«Non solo a Modena, anche nel resto della regione la situazione economica è preoccupante – ha aggiunto Filippo Pieri, segretario generale Cisl Emilia-Romagna – Pagano il prezzo più alto proprio le realtà produttive che negli anni scorsi si sono dimostrate più dinamiche e hanno avuto le performance migliori, magari legate all’export. Infatti questa è una crisi mondiale che ha fermato in particolare le economie incentrate sul manifatturiero. Ma per questi stessi motivi già dal prossimo anno qui il rimbalzo potrà essere maggiore».

Per la Cisl il lavoro sarà ancora per i prossimi anni l’unico mezzo per valorizzare le persone all’interno delle nostre comunità. Per questo è fondamentale creare occasioni di lavoro sia per i giovani che per i meno giovani che, a fronte delle trasformazioni del mercato di lavoro e del modo di produrre, rischiano di perdere la propria occupazione.

«Serve un grande investimento in conoscenza e politiche attive del lavoro per gestire la transizione tra i lavori – ha sottolineato Ballotta – Siamo ancora nel pieno della trasformazione della quarta rivoluzione industriale che, pur segnata da questa inaspettata pandemia, deve cercare di coniugare sostenibilità ambientale, materie prime fisiche e tecniche digitali.

I lavoratori modenesi hanno bisogno di formazione continua per essere in grado – ha concluso il segretario generale della Cisl Emilia Centrale – di svolgere le nuove mansioni post Covid».

















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