Si trovava a camminare in centro intento a tornare a casa quando è stato avvicinato da una sconosciuta. Dapprima la richiesta di un informazione stradale ottenuta la quale la donna, che aveva ben visto il costoso orologio che l’uomo portava al polso, l’ha abbracciato per ringraziarlo. Infastidito per il comportamento invasivo della donna, l’uomo ha cercato di allontanare la donna per poi compreso che la stessa gli stava sfilando l’orologio ha cercato di reagire provocando la reazione della donna che adoperando violenza gli strappava l’orologio per poi fuggire balzando a bordo di un’autovettura che l’aspettava poco lontano.
Dolorante e preso atto di essere rimasto vittima della rapina del suo orologio Omega, del valore di circa un migliaio di euro, l’uomo si presentava ai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza formalizzando la denuncia.
L’accurata descrizione della donna da parte della vittima portava i carabinieri ad attenzionare una 29enne rumena che peraltro nel recente passato era stata denunciata sempre nel reggiano dai carabinieri per analoghe condotte delittuose compiute in maniera pressoché identica.
A carico della 29enne i carabinieri di via Sant’Ilario d’Enza acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità tra cui la certa identificazione, in apposita seduta di individuazione fotografica da parte del 76enne che riconosceva nell’odierna indagata la responsabile della pretestuosa richiesta di informazioni stradali seguita dallo strappo dell’orologio dal suo polso. L’uomo a seguito della condotta violenta subita lesioni al polso giudicate guaribili in 10 giorni s.c.. Alla luce di quanto sopra la 29enne rumena veniva quindi denunciata alla Procura della Repubblica presso il trubunale di Reggio Emilia con l’accusa di rapina.