L’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese ha deciso di attivarsi per mostrare la sua vicinanza agli operatori del settore turistico che in questo difficile momento storico più di altri forse stanno pagando la crisi economica causata dal blocco di uscite e consumi.
Per questo motivo il responsabile del settore Cultura e turismo dell’Unione dell’Appennino bolognese, Marco Tamarri, è entrato in contatto con tutti i mezzi a disposizione (telefono, videoconferenze, e-mail) con i vari operatori del territorio per spiegare loro quale può essere la via d’uscita da questo tunnel che abbiamo imboccato. Ha insomma attivato una sorta di telefono amico per dare informazioni, appoggio, e rincuorare anche i referenti della ricettività dell’Appennino, dagli alberghi ai B&B, dagli appartamenti alla ricettività povera. Tutti gli operatori del territorio possono scrivergli a marco.tamarri@unioneappennino.bo.it oppure chiamarlo al numero 340 184 1931.
«Occorre preparare una sorta di piano Marshall per essere operativi appena finirà questa tremenda fase» spiega Tamarri. «Sono un portatore sano ad oltranza di buon umore, questo è il momento di stare vicini ai referenti della nostra rete ricettiva, per rincuorali e aiutarli, se possibile, a vedere il bicchiere mezzo pieno A loro dico: allacciatevi le scarpe, perché quando sarà il momento dovremo correre».
L’obiettivo, continua Tamarri «è quello di dire agli Italiani, quando questa emergenza sarà finalmente finita: venite in vacanza nel nostro Appennino, dove potrete ritemprarvi camminando nei boschi, seguendo i nostri itinerari gestiti nei prodotti turistici che stiamo valorizzando grazie alla Destinazione Turistica». Oltre ad un incoraggiamento volto soprattutto a non far sentire soli piccoli imprenditori che in questi giorni si sentono perduti, gli incontri telematici servono anche a fornire informazioni sui progetti in corso che sono rimandati ma non annullati, il tutto grazie alla collaborazione con la Destinazione Turistica della Città metropolitana di Bologna Bologna Welcome, la Regione Emilia-romagna e APT Servizi regionale.
Difficile oggi prevedere quando effettivamente sarà possibile rimettere in moto la macchina dell’offerta turistica, ma non è questo che conta: quello che conta è farsi trovare pronti per ripartire, che sia in tarda primavera, in estate o addirittura in autunno.