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Identificati e denunciati gli autori delle violente azioni di protesta del 25 luglio nell’area della stazione storica di Reggio

In seguito ai violenti fatti verificatisi nella serata del 25 luglio scorso nell’area della stazione ferroviaria storica di Reggio Emilia, grazie alle accurate indagini effettuate dalla DIGOS reggiana in collaborazione con l’Ufficio Volanti della Questura di Reggio Emilia, sono stati identificati gli autori delle condotte aggressive poste in essere da una decina di cittadini extracomunitari a seguito della morte di un loro connazionale.

Quel pomeriggio, una decina di uomini  di origine africana dimoranti nei capannoni delle ex Officine Reggiane, spinti da sentimenti di protesta per la morte di un loro giovane connazionale – travolto da un convoglio in transito nell’attraversare i binari della stazione storica – inscenavano un vibrante protesta, degenerata in azioni violente nei confronti delle Forze di Polizia intervenute e di alcuni passanti. Solo in seguito al deciso intervento di personale DIGOS e degli equipaggi della Squadra Volante, e dopo una serrata azione di  mediazione, gli animi venivano riportati alla calma. Tuttavia venivano avviate indagini approfondite volte all’identificazione dei facinorosi.

Nei giorni scorsi l’Autorità Giudiziaria è stata informata dell’esito delle indagini e del deferimento degli autori – 11 uomini di origine Gambiana, Maliana e del Burkina Faso -.

Nello specifico: per la violenta protesta sono stati denunciati all’Autorità 11 giovani (10 gambiani e 1 maliano) per il reato di radunata sediziosa: in via Ceva, nei pressi della stazione ferroviaria in concomitanza ai disordini, sono stati rintracciati e denunciati due dei cittadini gambiani, di 23 e 21 anni, che si erano resi responsabili anche di lesioni personali ai danni di due donne di origini marocchine, in quanto dagli stessi ritenute responsabili della morte del loro connazionale; un’altro cittadino gambiano di anni 25, è stato deferito anche per le lesioni personali aggravate e violenza privata perpetrate in pregiudizio del cittadino italiano di anni 54 aggredito nei pressi del sottopasso ferroviario. Nel corso delle investigazioni volte alla identificazione dei responsabili, due di loro sono stati arrestati perché già colpiti da provvedimenti restrittivi. Sono I.J. 25 anni, cittadino maliano, che deve espiare la pena di anni 3 e mesi sei di reclusione per i reati di rapina aggravata e minacce emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi (RC); nei confronti dell’uomo è stato adottato dal Questore di Reggio Emilia anche il provvedimento di Divieto di ritorno nel Comune di Reggio Emilia per anni 3 che decorrerà dal fine pena e N.B. 33, anni del Burkina Faso, poiché destinatario di ordinanza di custodia cautelare come aggravamento dell’obbligo di firma per il reato di rapina.

Tutti gli stranieri in argomento sono risultati titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari.
















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